Joe Biden
2 minuti per la letturaJoe Biden è il 46esimo presidente degli Stati Uniti d’America, il primo che nell’ultimo quarto di secolo batte un presidente in carica, Donald Trump, aggressivamente presente sulla scena elettorale per ottenere un secondo mandato. La vittoria del democratico è stata annunziata dai grandi quotidiani americani, dalle maggiori reti televisive nazionali e internazionali, tutti media autorevoli dopo aver preso visione dei risultati di due Stati decisivi, Pennsylvania e Nevada, che hanno concluso lo spoglio delle schede anche postali.
Negli Stati Uniti non esiste un ufficio federale che legittima i risultati elettorali, ma sono i singoli Stati che li annunziano insieme agli organi di stampa e televisivi che li diffondono. Il segno che si tratta di una vittoria certa viene dalle misure prese dalle autorità di sicurezza di Washington: è stato chiuso lo spazio aereo sopra la residenza di Biden a cui è stata assegnata una scorta da presidente.
Trump non si è rassegnato, e non si rassegna per ora, ai risultati che negli ultimi giorni hanno decretato in maniera inequivocabile la vittoria dell’avversario. Farà ricorso ad ogni sorta di espediente, legale e illegale, per fermare l’ingresso di Biden alla Casa bianca. Le regole dicono che entro il 14 dicembre i Grandi elettori devono nominare il Presidente il quale entra in carica il 20 gennaio dopo avere messo a punto i vertici dell’Amministrazione.
Biden trova un’America divisa, frustrata e avvilita da una pandemia che non è stata affrontata con serietà, e un’economia che, pur in lieve ripresa, ha subito un tracollo negli ultimi sei mesi. Il suo compito non sarà facile in presenza di un Senato che probabilmente rimarrà a lieve maggioranza repubblicana dopo i ballottaggi d’inizio gennaio. All’anziano presidente democratico che dividerà il comando con la vice Kamala Harris, si presentano molti difficili problemi se intende invertire con efficacia la rotta del suo predecessore: all’interno la sanità, l’immigrazione, la fiscalità, le regole istituzionali e il sistema giudiziario in cui è stato esercitata un’azione spregiudicata e, all’estero, i rapporti internazionali specialmente con l’Europa e la Cina oltre all’ambiente e il clima.
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