Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia
1 minuto per la letturaUN PAIO di settimane fa, dopo un editoriale piuttosto puntuto contro Luca Zaia sul tema autonomia differenziata, abbiamo chiesto un’ intervista al presidente della Regione Veneto affinchè spiegasse le sue posizioni. La risposta del portavoce ci aveva sorpreso positivamente per la celerità e soprattutto per la disponibilità palesata: assolutamente sì, faremo l’intervista perchè è giusto che i lettori del Mezzogiorno conoscano e comprendano le ragioni dell’autonomia differenziata. Bene, sembrava fatta. Inviamo le domande scritte (ormai le interviste ai politici si fanno solo così) e restiamo in attesa. Due settimane. Dal portavoce generiche rassicurazioni. Ma le risposte non sono mai arrivate. A questo punto almeno facciamo conoscere ai nostri lettori le domande. Eccole
- Presidente Zaia, ce l’avete fatta! Il referendum dell’ottobre 2017 sembrava una trovata folkloristica e invece…
- Ma chi di referendum ferisce… Quello abrogativo lo ha definito “Spacca Italia”. Non avverte una sorta di inversione dei ruoli?
- Lei ha definito l’autonomia differenziata come un’occasione per tutto il Paese ma nessuno ha capito il perché.
- Bossi chiedeva la secessione della Padania. Questa è una secessione morbida, non pare anche a lei?
- Vi sentite i più bravi, i meglio amministratori, giusto fare strade diverse. Ma il principio di solidarietà sancito dall’articolo 2 della Costituzione
- Contro l’autonomia si sono espressi Corte dei Conti, Bankitalia, Ufficio Parlamentare di Bilancio, Cei, Svimez, giuristi e dubbi hanno avuto anche i vostri alleati di Forza Italia. Si sono sbagliati tutti?
- Su questioni strategiche come energia e ambiente, pensate di fare meglio dello Stato?
- Non c’è più nessuno che contesti l’abissale divario fra Nord e Sud. Siete solo più bravi voi nordisti o non è che da 30 anni c’e il sistematico dirottamento (certificato anch’esso) di risorse ai danni del Mezzogiorno?
- Le sembra normale che chi dovrà definire i Lep, sia una sua consulente?
Presidente Zaia, a lei la parola.
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