Una stretta di mano tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni
2 minuti per la letturaSIAMO abbastanza sconcertati per il livello al quale si è ridotto il dibattito pubblico francese che non aiuta di certo la costruzione di un’Europa solidale all’altezza delle grandi sfide globali che ha davanti. Non solo non arrivano segnali di distensione con il fondatore italiano dopo la crisi diplomatica aperta da Gérald Darmanin con il suo attacco indegno al governo Meloni, ma addirittura si è costretti a registrare l’ennesima bordata stavolta da parte di Stéphane Séjourné, portavoce di Renaissance, il partito di Emmanuel Macron che in Europa è alleato con il Partito democratico.
Parole come pietre, dalle colonne de Le Figaro : “L’estrema destra francese prende per modello l’estrema destra italiana. Si deve denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza. Meloni fa tanta demagogia sull’immigrazione clandestina: la sua politica è ingiusta, disumana e inefficace”. Tutto questo avviene mentre formalmente le massime istituzioni italiane e francesi apparivano impegnate a tentare di ricucire.
A questo punto, è chiaro che chi governa in Francia sta cercando di costruire un incidente con l’Italia per coprire le sue difficoltà interne. Anche se oggi molti storceranno il naso un giorno si scoprirà che Putin ha fatto la guerra in Ucraina perché non si vedesse che dentro casa sua, in Russia, non funzionava più nulla.
Oggi la Francia di Macron cerca di indebolire il governo italiano che vuole vedere come un impiccio per il suo disegno di Europa federale, ma probabilmente c’è anche qualcosa di più. Poiché si avvicinano le elezioni europee e Macron avverte che le cose per il suo partito si mettono male, gli uomini intorno a lui si sono convinti che per recuperare consensi interni hanno bisogno di dimostrare che c’è il pericolo nero in Europa saldando la Meloni e la Le Pen in un unico ritratto tanto perverso quanto irreale. Anche qui è un po’ quello che fece Berlusconi con la storia del pericolo dell’arrivo dei comunisti quando entrò in politica.
Oggi in Francia bisogna agitare il pericolo nero italiano inesistente per colpire il loro pericolo reale in casa. Anche perché se andasse davvero in porto il progetto di un nuovo asse tra Ppe e conservatori guidato dalla Meloni, il partito di Macron si ritroverebbe in una posizione di eccesso di debolezza in casa come in Europa. Questo la grandeur francese non lo tollera neppure come ipotesi. Non ci resta che sperare in un rapido rinsavimento. Se non altro perché senza di esso la realtà di domani potrebbe essere più dura per Macron della grandeur ferita oggi.
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