Il ministro Roberto Gualtieri
4 minuti per la letturaIl ministro dell’economia è diventato un problema politico. Le cose che deve fare non le sa fare. Come si è visto con liquidità e rilancio. Le cose che devono fare gli altri e servono al Paese lui le blocca. Una volta tanto Beppe Grillo dice una cosa giusta sulla rete unica per la fibra ma lui e Rivera frenano. I ministeriali li lasciamo in smart working fino all’anno prossimo e chiudiamo l’economia
Il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, è diventato un problema politico. Le cose che deve fare non le sa fare. Le cose che devono fare gli altri e servono al Paese lui le blocca. Potrà sembrare strano – non potete nemmeno immaginare quanto ci pesi dirlo – ma questo ministro privo di cultura economica, tessera del Pci e laurea in lettere, coadiuvato dal primo dei burocrati frenatori italiani, il direttore del Tesoro Rivera, produce il blocco del Paese. Con uomini così gli Stati generali dei fatti ce li possiamo sognare e il Paese affonda di sicuro.
Bisogna dare la liquidità agli italiani? Lui e il suo scudiero più alto in grado si inventano 12 decreti attuativi e non ne adottano nemmeno uno dopo tre mesi tre. Risultato: si annunciano scostamenti di bilancio fantasmagorici che fanno drizzare le orecchie ai nostri “amici” nordici e nelle tasche degli italiani arrivano pochi spiccioli. Oltre il danno la beffa. Questo modo di fare grida vendetta e offende gli italiani per il tasso di distanza dai problemi reali e di perversione giuridica mentale che mette a nudo. Basta!!! Una volta tanto il comico Beppe Grillo, che è il detentore delle chiavi del partito di maggioranza del governo Conte, ne dice una giusta, direi perfetta. Va fatta la rete unica italiana per la fibra perché a nessuno verrebbe in mente di fare due Autostrade Milano-Napoli. Meglio se in mano pubblica come Cdp – quotata o non quotata – che faccia i lavori, garantisca la manutenzione e non gli appaltucci agli amici degli amici. Una rete indipendente aperta a tutti che porti fibra di qualità dalle Alpi a Pantelleria non mette il Sud in minoranza infrastrutturale in un settore strategico. Perché ormai il web è un canale di vendita e di distribuzione. Perché è la rete del futuro. Come sanno bene gli informatici dell’Università della Calabria che sono i primi in Europa. Grillo dice: facciamo salire Cdp in Tim dal 9 al 24%, mettiamo insieme finalmente Open Fiber e Tim, determiniamo la nuova governance con un soggetto pubblico che faccia solo questo mestiere – cosa che non possono fare né TIM né Open Fiber – e diamo finalmente la banda larga di qualità aperta a tutti, alle imprese e ai cittadini italiani, ricchi e poveri.
Che c’è di male? Che cosa, chi si deve attendere? Gualtieri e Rivera, ovvio. Disquisiscono di quote e di tempi, azionano il solito freno a mano, quello dell’immobilismo, che sta portando a sbattere la macchina italiana. Diciamo le cose come stanno. Grillo ha ragione. Conte ha ragione. Gualtieri e Rivera hanno torto marcio.
Chi glielo dice agli italiani che vogliono una sola connessione veloce, di qualità, che bisogna convincere Gualtieri e Rivera, che i due hanno i loro tempi e che noi dobbiamo aspettarli? Chi glielo dice che se non abbiamo una rottamazione decente a 360 gradi è perché siamo nelle mani loro e dei loro tempi fuori dai tempi del mondo di oggi? È troppo chiedere di recuperare un po’ della velocità con cui hanno messo la loro firma sotto la nomina degli undici nuovi consiglieri di MPS dove non ce ne era uno che avesse lavorato un’ora in un board bancario? I dipendenti pubblici li lasciamo tutti in smart working fino a gennaio?
Di che anno, signor ministro, il 2021 o il 2022? Faccia con calma, intanto complimenti, ci ricorderemo di lei per molti decenni come il ministro che decise di chiudere l’economia davanti a un computer o attaccata a un cellulare. Riesce a far scrivere uno dei dodici decreti attuativi della liquidità a uno dei milioni di dipendenti che vuole lasciare a casa per sempre? La gente non spende più, chiudiamola in casa certo, anche le tasse invece di andarle a pagare le lasciamo a casa, facciamo la Smart Tax, va bene così? Qualche problemino a pagare gli stipendi pubblici verrà fuori o no? Anzi, facciamo meglio, le dico di più, visto che si è preso i superpoteri che abbiamo denunciato in assoluta solitudine e ha quindi dominio di vita e di morte su ognuno di noi, decida di lasciare a casa anche noi. Chiediamo solo che ci esoneri dalla sua presenza, non è una provocazione così intelligente, ma si può fare per una volta anche lo Smart ministro? Se tengono ancora a questo Paese, al posto di perdere tempo con l’Iva, Conte, Zingaretti, i capi dei 5 stelle e Renzi si riuniscano in una stanza e affrontino il problema politico Gualtieri. Non lo convochino e non lo avvisino. Devono essere liberi di dire quello che pensano e di decidere quello che è giusto.
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Ha ragione in pieno, signor Napoletano. Speriamo che il Presidente Conte la legga e segua il suo consiglio, ovunque si sente gente disperata che non ha i soldi per mangiare, figuriamoci per pagare le tasse che servono a pagare gli stipendi a personaggi così. C’è da imbestialirsi, magari sono anche in buona fede ma con quella non ci si mangia… mi vengono in mente alcune parole in una canzone di Battiato uscita quand’ero ancora giovane, adattissime anche oggi “Quante squallide figure che attraversano il paese com’è misera la vita negli abusi di potere” demenziale, Pertini e Ciampi si rivoltano nella tomba secondo me…….Ma mi viene spontanea una domanda: perché i suoi colleghi giornalisti hanno lasciato lei da solo a combattere questa battaglia? Se anche il Presidente del consiglio la legge e mette in pratica i suoi suggerimenti, perché i suoi colleghi non l’appoggiano e tutti insieme magari riuscire a fare un casino tale da farvi sentire anche lassù? Mah, è sorprendente che la sua voce sia sempre la sola che combatte.. non si scoraggi, la prego..la preghiamo tutti, ci rimane solo lei per sapere come vanno davvero le cose… Grazie, signor Napoletano.