Un caffè per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Senato
3 minuti per la letturaOggi il governo Conte vara una manovra nata un mese fa che appartiene a un’altra era geologica con l’assegno unico per i figli e il piccolissimo fondo di aiuto da quattro miliardi. È una una manovra figlia di un tempo che non c’è più perché nel frattempo siamo entrati in un lockdown di fatto e stiamo per entrare in un lockdown ufficiale. Per cui avremo bisogno di un sostegno gigantesco all’economia reale che oggi non c’è, dovremo fare nuovo deficit e nuovo debito. Dovremo mettere sul campo non quattro ma venti miliardi
DALLA pandemia sta uscendo la Cina come vincitore e questo cambierà gli equilibri mondiali. Avremo un mondo diverso e, nel nostro piccolo, una Italia diversa. Prima, però, avremo la Grande Depressione mondiale e il nuovo ’29 italiano. Torna la grande paura europea e, per ora, le cose in economia vanno come sono sempre andate. Quando vanno bene per gli altri a noi vanno meno bene. Quando le cose per gli altri vanno male a noi vanno peggio. Anche sui mercati più o meno va così. Di certo succede sempre per i prezzi dei titoli sovrani italiani. Ritorniamo subito su. Paghiamo il doppio di Spagna e Portogallo e siamo più vicini alla Grecia che alla Spagna.
Questa è la dura realtà. Ma non ci va di guardarla in faccia. Andiamo per la nostra strada. Facciamo come abbiamo sempre fatto. Ci avviamo a approvare una manovra che è figlia di una situazione che non c’è più. Sono pronti tutti insieme a fare una finta. Mandano in scena un’opera teatrale. Oggi il governo Conte vara una manovra nata un mese fa che appartiene non a un’altra stagione dell’anno ma a un’altra era geologica con l’assegno unico per i figli e il piccolissimo fondo di aiuti da quattro miliardi. È una manovra figlia di un tempo che non c’è più perché nel frattempo siamo entrati in un lockdown di fatto e stiamo per entrare in un lockdown ufficiale. Per cui avremo bisogno di un sostegno gigantesco all’economia reale che oggi non c’è. Dovremo fare nuovo deficit e nuovo debito. Dovremo mettere sul campo non quattro ma venti miliardi di indennizzi.
Purtroppo, però, siamo fermi ai riti della politica italiana e ai suoi equilibrismi di potere con i comandanti in seconda – i Capetti delle Regioni – che comandano sui comandanti in prima. Consumiamo le nostre energie per fermare un tempo che nessuno può fermare. Siamo decisi ad approvare un programma di finanza pubblica fuori dal mondo. Mettiamo i numeri nelle tabelline come se non fosse successo nulla. Raccontiamo e scriviamo di una crescita al sei per cento che non si vede neppure con il binocolo perché oggi come ieri chi è alla guida si trova in una condizione di disperazione. Cerca di guadagnare tempo finché si può e, cioè, fino a quando (molto presto) la realtà busserà alla porta e costringerà i reggitori pro tempore della cosa pubblica italiana a prendere decisioni vere.
Mi sembra di potere azzardare che siamo alle manovre di Berlusconi dell’estate/autunno del 2011 prima dell’arrivo di Monti. Si può dire che sono finte o che non bastano. Fate voi!
‘A livella della grande recessione globale riscrive l’ordine mondiale e offre una grande opportunità perché fa ripartire tutti da zero, ma noi benché avvantaggiati perché eravamo quelli più indietro di tutti siamo ostinatamente l’Italietta delle Regioni e delle mille beghe di sempre. Marciamo così compatti verso le ultime posizioni anche nel nuovo mondo. Siamo solo un po’ più pazzi del solito. Per cui riusciamo a mandare in onda a reti unificate il dottor Kildare dei nostri giorni, alla anagrafe Domenico Arcuri, che parla di contagi con la solita flemma e le arie da virologo. In questo pazzo Paese non è neppure escluso che qualcuno pensi di dargli una laurea honoris causa in medicina.
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MANOVRE FINANZIARIE CORRETTIVE DELLA XVI LEGISLATURA
Sorprende che il direttore Napoletano, ancora oggi, ripeta quello che ha scritto (in sostanza) nel suo libro “Il cigno nero e il cavaliere bianco”, e cioè che le manovre finanziarie del 2011 di Berlusconi erano “finte”, che, sulla base dei dati, è una BUFALA gigantesca propalata dal potente sistema disinformativo berlusconiano e del centrodestra, ormai diventata mondiale e che ha ingannato tutti, inclusi i docenti universitari e qualche premio Nobel di Economia; bufala che contrasto da una decina d’anni.
Non erano finte, e parlo con cognizione di causa, poiché sulle manovre della XVI legislatura (governi Berlusconi e Monti) ho scritto un saggio, su fonti primarie (Servizio Studi della Camera dei Deputati o del Senato della Repubblica e ISTAT), più la CGIA di Mestre e Il Sole 24 Ore, diretto allora da Roberto Napoletano. Ho già scritto qui più volte (da ultimo qui https://www.quotidianodelsud.it/laltravoce-dellitalia/gli-editoriali/economia/2020/10/11/leditoriale-di-roberto-napoletano-laltravoce-dellitalia-il-gatto-morto-di-gualtieri/ ) che le due manovre correttive del 2011, il DL 98 del 6.07.2011 e il DL 138 del 13.08.2011 (questo secondo decreto fu emanato per adempiere i diktat della famosa lettera del 5.08.2011 della BCE) ammontarono, rispettivamente, a 82 e 65 mld cumulati, a valere per il quadriennio successivo, per un totale di 147 mld. E facevano seguito al DL 78 del 31.05.2010 di 62 mld cumulati, il primo decreto dopo la crisi del debito sovrano della Grecia, che fu il primo Paese ad essere attaccato dalla speculazione finanziaria. Vale a dire che i tre decreti emanati dal governo Berlusconi dal 2010 assommarono a ben 209 mld cumulati. Per un utile confronto, i due di Monti (DL 201 del 6.12.2011 e DL 95 del 6.07.2012 assommarono ad “appena” 63 mld cumulati. Vale a dire che l’importo totale di Berlusconi (dall’inizio della legislatura, ma il grosso dal 2010) è stato il QUADRUPLO di quello di Monti. Vale a dire che dei 330 mld complessivi, Berlusconi decise l’81% e Monti il 19%. Poi la vulgata diffusa ad arte dal Cdx ha attribuito tutto al cattivissimo Monti, che ha contribuito con le sue millanterie.
Riporto, come prova documentale tratta dal mio saggio, questo articolo di Gianni Trovati sul Sole 24 Ore del 15 luglio 2012, che ripeteva cifre già scritte qualche mese prima dalla CGIA di Mestre, rifacendosi entrambi – penso – ai numeri dei Servizi Studi del Parlamento, i cui ottimi dossier delle leggi sono stati la mia fonte principale:
PENSIONI
Avverto che quanto scrive Gianni Trovati sulle pensioni è, invece, in parte destituito di fondamento. Infatti – strano ma vero – anche il Sole 24 ore (cfr. il mio blog https://vincesko.blogspot.it, ad esempio questo post[1]) ha contribuito alla BUFALA gigantesca sulla Riforma delle pensioni Fornero, ormai mondiale anch’essa, alla quale riforma vengono erroneamente attribuite, in tutto o in parte, perfino da docenti universitari di Lavoro e Previdenza, anche le severe misure della Riforma SACCONI.
[1] Lettera a Davide Colombo del Sole 24 ore su un suo articolo con qualche fake news sulle pensioni https://vincesko.blogspot.com/2018/01/lettera-davide-colombo-del-sole-24-ore.html
Quest’altra lettera è ancor più rappresentativa dell’incredibile DISINFORMAZIONE sulle pensioni da parte di tutti i media.
Lettera: Le BUFALE del Sole 24 Ore (e di tutti i media) sulla Riforma delle pensioni Fornero
https://vincesko.blogspot.com/2020/01/lettera-le-bufale-del-sole-24-ore-e-di.html