Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il suo discorso di ieri
4 minuti per la letturaFATELA finita, piccoli uomini. Olandesi, austriaci, finlandesi. Anche le pulci hanno la tosse. Dovete smetterla in fretta perché questa volta ve ne andate voi non gli altri e sarete cacciati a pedate come è giusto che sia. Non potrete mai diventare grandi, questo è noto a tutti, ma almeno evitate di diventare pagliacci che saltellano sulle macerie del mondo. L’ecatombe di vite umane non consente né gli egoismi miopi degli assicuratori olandesi né il doppio gioco stupido del gigante tedesco malato.
Il re europeo decaduto è nudo. Morto di sicuro nella coscienza del mondo. Rotola lo scettro della vergogna di Capi di Stato e di Capi di governo del Nord Europa e nessuno ne fermerà la caduta senza un ravvedimento a 360 gradi in tempi strettissimi. A chiedere loro di guardare in faccia la realtà e di farlo a stretto giro è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la forza delle grandi consapevolezze e la lungimiranza che lo accomunano ai Fondatori europei e fanno dell’Italia – grazie a lui – il Paese più europeista e più rispettato. La faccia dell’Europa nel mondo oggi è quella di Mario Draghi e farebbero bene la cancelliera Merkel e i valvassori del Nord che le fanno da corona a andare in processione da lui per chiedergli di guidare il nuovo governo di una nuova Europa. La durezza esemplificativa delle parole di Romano Prodi – Olanda attacca Germania segue – sono quelle di uno dei due presidenti della Commissione europea (l’altro è Delors) che appartengono alla storia. Giuseppe Conte facendo saltare il tavolo ha onorato questa grande tradizione.
La squadra che può dare all’Europa l’unica rotta possibile la abbiamo tutta in casa. Possono continuare a fare i calcoletti loro in Nord Europa, ma il nuovo ’29 mondiale li travolgerà sotto le macerie morali della Grande Crisi sanitaria, economica, sociale e civile. Perderanno anche la dignità, ma a noi e a loro invece oggi interessa che ne recuperino in fretta almeno una piccola quota percentuale. Le parabole rovinose di Trump e Johnson dovrebbero insegnare qualcosa. Che sarà mai se Papa Francesco parla di un mondo dove tutti si sentono piccoli, impauriti, fragili e sentenzia (eresia!) che non possiamo andare avanti ognuno per conto suo perché l’epidemia globale esige di stare tutti insieme? Che sarà mai se per capire che cosa è successo negli Stati Uniti bisogna inforcare gli occhiali o il microscopio e scoprire che in una sola settimana i sussidi di disoccupazione sono passati da 1 milione a 3 milioni 283mila? Sì, avete capito bene, siamo davanti a un fulmineo 220% in più e al record della storia americana di sempre che risale al 1982 e è di tre volte e passa più basso!
Ci vuole un genio con la lampada di Aladino per capire che avendo chiuso la saracinesca dell’economia in Cina, Stati Uniti e Europa si sono spenti i tre motori dell’economia mondiale e, per scongiurare la Grande Depressione, bisogna mettere in campo subito blocchi crescenti di debito pubblico (non esiste altro) per affrontare l’emergenza sanitaria con le risorse necessarie e garantire il reddito a tutti i lavoratori privati disinnescando la bomba sociale? Che è potenzialmente esplosiva. Significa scoprire, ad esempio, che tutti gli artigiani a cui è stata chiusa la bottega sono un’invenzione dei media. Che la cassa integrazione arriverà tra un mese o forse tre. Che gli avvocati fanno la fame e turlupinano i loro clienti senza stipendio. Che i lavoratori in nero non esistono e, quindi, di default non mangiano e che molti dipendenti privati continuano a lavorare ma non ricevono le spettanze perché il loro datore di lavoro ha perso (bazzecole) il 60/70% del fatturato.
Spendete, spendete, spendete per evitare questo film dell’orrore. In Italia e negli altri Paesi. Poi, bisogna avviare la ricostruzione economica italiana con società di mercato a capitale pubblico e una squadra tutta nuova di uomini di guerra che faccia pezzettini della peggiore burocrazia pubblica e di una classe di direttorini di filiale che non mollano un euro a chi ne ha a ragione bisogno neppure con una pistola puntata sulla nuca. L’Europa deve fare altrettanto su scala più alta con un piano massiccio di investimenti pubblici. Avrebbe dovuto farlo senza emergenza sanitaria. Se si gira dall’altra parte con la sofferenza umana di una Pandemia globale che non ha precedenti, firma il più ignobile dei suoi atti di morte possibili e emette una serie di sentenze di crac sovrani a partire dal gatto e la volpe che sono Olanda e Germania. Prendendo a prestito il vocabolario dei mercati potremmo chiamarle insieme il Gatto morto. Non rimbalza questa volta. Nessuno verrà al suo funerale.
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