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Carburanti, due giorni di sciopero proclamati dalle associazioni di categoria dei benzinai che protestano contro il governo
ROMA – «Per porre fine a questa “ondata di fango” contro una Categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le Associazioni dei Gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della Categoria, su tutta la rete».
Lo annunciano in una nota congiunta Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio.
Ma le associazioni di categoria dei benzinai vanno oltre e annunciano la volontà «di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti». Ma soprattutto di «proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio».
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Le motivazioni della protesta dei gestori della distribuzione dei carburanti sfociate nello sciopero dei benzinai saranno illustrate nel corso di una Conferenza Stampa che si terrà Giovedì 19 gennaio 2023, presso l’hotel Nazionale (Piazza Montecitorio), con inizio alle ore 11.00. Ma appare evidente che alla base della protesta ci siano le polemiche esplose all’indomani della decisione del governo di revocare lo sconto sulle accise. Una decisione che ha avuto come diretta conseguenza una impennata dei prezzi dei carburanti.
«L’impressione che la Categoria ha tratto da questa vicenda è quella di un Esecutivo a caccia di risorse per coprire le proprie responsabilità politiche. Senza avere neppure il coraggio di mettere la faccia sulle scelte operate. Ben sapendo che l’Agenzia delle Dogane, il Mimit, e l’Agenzia delle Entrate hanno, già oggi, la conoscenza e la disponibilità di dati sul movimento, sui prezzi dei carburanti e sull’affidabilità delle comunicazioni giornaliere rese dalla Categoria – prosegue la nota -. È un imbroglio mediatico al quale le Organizzazioni di Categoria intendono dare risposte con la mobilitazione dei Gestori».
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In collaborazione con Italpress
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