Maurizio Leo
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Arriva il garante dei contribuenti, l’F24 si potrà pagare con PagoPa: Fisco dichiarazione più semplice e nuovo calendario delle scadenze
Un fisco più semplice e un rapporto meno conflittuale con il contribuente – di fisco “amico” ha più volte parlato la premier Meloni -: sono gli obiettivi della riforma fiscale su cui il governo prova ad accelerare. Ieri in Consiglio dei ministri, Maurizio Leo, viceministro per l’Economia, ha portato la seconda tranche dei decreti attuativi della delega fiscale – dopo quelli varati la scorsa settimana con la manovra che tagliano da quattro a tre le aliquote Irpef e anticipano le norme sulla fiscalità internazionale -. Mentre slitta alla riunione della prossima settimana il decreto Energia, per “approfondimenti tecnici” la spiegazione di Palazzo Chigi.
IL PRESSING DI BRUXELLES SUL MERCATO DELL’ENERGIA
Intanto nella bozza sul tavolo del pre consiglio svoltosi ieri mattina non comparivano più la proroga – per sei mesi o un anno – del mercato tutelato per i clienti domestici (famiglie e piccole imprese), in cui le tariffe sono stabilite dall’Arera, e il piano per l’estensione delle concessioni per gli impianti idroelettrici e geotermici alle aziende che ne sono titolari, a patto che siano disposte a sostenere investimenti miliardari e sul lungo termine.
Su entrambe pesa il pressing di Bruxelles per l’apertura del mercato dell’energia ad operatori privati, nel primo caso, e, nel secondo, per il bando di gare internazionali gestite dalle Regioni che esporrebbero le aziende nazionali a una concorrenza difficile da sostenere da parte di giganti mondiali. L’esecutivo si è riservato qualche giorno in più per mettere a punto le norme.
Sul tavolo di palazzo Chigi arrivano i due provvedimenti fiscali attraverso i quali, spiegano da Palazzo Chigi, si ridisegna «il rapporto tra fisco, cittadini e imprese mediante un riequilibrio delle relazioni con l’amministrazione finanziaria» e si fa un passo avanti nella costruzione di «un rapporto paritario che tiene conto sia delle esigenze di tutela del contribuente sia delle esigenze del contrasto all’evasione fiscale».
FISCO, DICHIARAZIONE DEI REDDITI SEMPLIFICATA E NUOVO CALENDARIO DELLE SCADENZE
Dalla semplificazione della dichiarazione dei redditi all’anticipo dal 30 novembre al 30 settembre del termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap: sono alcune delle novità introdotte con gli schemi di decreto legislativo “Modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente” e “Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari”, approvati dal Cdm.
«Sono due provvedimenti importanti perché nel primo facciamo chiarimenti su quello che è lo statuto del contribuente, una normativa entrata in vigore 23 anni fa che richiedeva un aggiornamento» ed in cui «abbiamo semplificato tutta la prassi». «Nel secondo abbiamo semplificato gli adempimenti del contribuente le dichiarazioni, i termini dei versamenti. Tutto nella logica della semplificazione, della certezza e della razionalità del sistema tributario», spiega Leo dopo l’ok dei ministri ai provvedimenti,
L’obiettivo è arrivare velocemente all’attuazione della delega fiscale. «Stiamo procedendo a ritmi serratissimi: la scorsa settimana abbiamo presentato due provvedimenti, sull’Irpef e sulla fiscalità internazionale, oggi questi altri due e poi interverremo sulle sanzioni, sull’accertamento, sul concordato. Faremo tutto in termini molto rapidi», assicura.
DICHIARAZIONE PRECOMPILATA PIÙ SEMPLICE, IL FISCO PUNTA SU UN NUOVO CALENDARIO DELLE SCADENZE
In particolare, la dichiarazione precompilata si fa più semplice per i lavoratori dipendenti, per i pensionati ma anche per i “forfettari”, ovvero per i titolari di redditi diversi e per i titolari di partita Iva: in un’area riservata ad hoc verranno rese disponibili tutte le informazioni in possesso dell’Agenzia che potranno essere via via confermate e modificate. E dal prossimo anno il 730 sarà disponibile per tutti i contribuenti non partita Iva, mentre sparisce la Certificazione Unica dei redditi di lavoro autonomo per i soggetti forfettari o che si avvalgono del regime di vantaggio previsto per l’imprenditoria giovanile e sale a 100 euro la soglia per i versamenti minimi dell’Iva e le ritenute del lavoro autonomo. Si prevede anche di rivedere e riorganizzare gli Isa, gli indici sintetici di affidabilità fiscale.
Cambia poi il calendario fiscale: il termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di redditi e di Irap viene anticipato dal 30 novembre al 30 settembre, mentre per i soggetti Ires la scadenza è anticipata dall’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta. Ci saranno due mesi di “tregua” sulle cartelle: sarà, infatti, sospeso dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre l’invio da parte dell’Agenzia delle entrate di comunicazioni relative ai controlli automatizzati, controlli formali e liquidazioni delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata e delle lettere di compliance. Si prevede poi la possibilità di utilizzare pagoPa per i versamenti F24 di imposte, contributi e altre somme.
INTRODOTTI MECCANISMI DI AUTOTUTELA
In tema di rapporti fisco-contribuente, dice il viceministro, «abbiamo introdotto dei meccanismi di autotutela, vale a dire che quando l’amministrazione sbaglia allora deve rimuovere gli atti, fare in modo di correggerli, tutto a favore del contribuente. Poi abbiamo semplificato anche tutto ciò che è la prassi dell’amministrazione. Che significa le circolari, le interpretazioni dell’amministrazione».
E arriva anche il garante nazionale del contribuente – scelto e nominato dal Mef, per un mandato di quattro anni – cui potremmo essere segnalate “disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli o qualunque altro comportamento suscettibile di incrinare il rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazione finanziaria”, e agire di conseguenza. Potrà rivolgere, per esempio, “raccomandazioni” ai direttori delle Agenzie fiscali; accedere agli uffici finanziari per controllarne la funzionalità; richiamare gli uffici al rispetto di quanto previsto e dei termini previsti per il rimborso d’imposta.
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