Antonio Tajani
3 minuti per la letturaIl vicepremier Tajani: il Mezzogiorno hub energetico del Paese; in Calabria ci sarà il G7 del commercio estero “Se cresce il Sud cresce l’Italia”
Se il Sud cresce, cresce anche l’Italia. E sarebbe un grande errore, anche per l’Europa, non sfruttare la grande opportunità offerta da quel mondo capovolto dove il Mediterraneo è tornato al centro dell’economia.
Il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, non ha voluto mancare all’appuntamento di Feuromed, il Festival Euromediterrano dell’Economia, che si è chiuso ieri a Napoli. Anche per segnalare l’attenzione del governo sul Sud e, soprattutto, confermare l’importanza anche dal punto di vista geopolitico che sta acquistando l’Italia, ponte fra l’Africa e l’Europa.
Temi, spiega il ministro, che sono stati anche al centro del G7 che si è appena chiuso a Capri e che ha affrontato, tra l’altro, anche la questione dell’Africa. “Abbiamo avuto come ospite d’onore il ministro degli Esteri della Mauritania, che guida in questa fase l’Unione Africana e abbiamo affrontato cin lui tutti i temi più caldi, dall’immigrazione alla crescita economica fino, dallo sviluppo dell’agricoltura e dell’industria fino alla lotta contro i cambiamenti climatici, oltre agli aspetti dell’educazione e alla formazione dei giovani meridionali”, racconta Tajani. Temi sui quali gli italiani possono svolgere un ruolo privilegiato perché sono in grado di comprendere meglio la mentalità africana: “Siamo più duttili, più malleabili e quando ci presentiamo nelle diverse forme imprenditoriali, diplomatiche o militari, riusciamo sempre ad essere graditi al nostro interlocutore”.
Relazioni importanti soprattutto perché negli ultimi anni l’Africa ha di fatto sostituito la Russia sul fronte degli approvvigionamenti di materie prime, a cominciare dal gas. Un processo, ha annunciato Tajani, che può consentire al Sud di diventare il grande Hub energetico dell’Europa, sfruttando ad esempio, le potenzialità di Gioia Tauro”. Insomma, il Mezzogiorno, aggiunge Tajani, può rappresentare “un trampolino di lancio per la crescita economica non solo delle regioni meridionali ma dell’intero Paese, perché se cresce il Sud poi cresce tutta l’Italia”. Certo, bisogna fare i conti con le gravi tensioni sullo scacchiere geopolitico e con i venti di guerra che soffiano dalla Palestina. Anche per questo, assicura Tajani, il governon sta lavorando “per evitare danni economici ai porti del Sud”.
E, non a caso, è stato deciso di organizzare in Calabria il G7 del commercio con l’estero, sempre di competenza della Farnesina. “Voglio dimostrare come il Sud sia una realtà proiettata nel Mediterraneo, mare di commercio “. Una strategia che porterà poi a Pescara il G7 della cooperazione internazionale, allargando lo sguardo verso i Balcani e verso il Medioriente.
Insomma, il Sud centrale nell’agenda del governo, assicura Tajani. Che manda un segnale preciso anche sul dibattito relativo alla cosiddetta Autonomia differenziata: “Ci siamo preoccupati affinché che non ci fossero danni al Meridione d’Italia e questo continueremo a fare fino a quando la legge non sarà definitivamente approvata. Insomma, il Sud deve rappresentare una opportunità, noi ci crediamo ed è importante organizzare incontri su questi argomenti perchè fanno bene non solo ai meridionali e all’Italia ma a tutta l’Europa”.
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