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Il secondo trimestre 2023 si apre con una leggera frenata della crescita del Pil, l’analisi del centro studi di Confindustria
ROMA – La crescita dell’Italia prosegue nel secondo trimestre ma a ritmi più moderati, trainata dai servizi, mentre l’industria resiste. È quanto emerge dalla ‘Congiuntura flash’ di maggio elaborata dal Centro studi di Confindustria.
Il secondo trimestre 2023 si è infatti aperto con qualche segnale debole per l’Italia, dopo il buon andamento del Pil a inizio anno. La situazione è solida nei servizi, meno in industria e costruzioni. L’RTT index (sviluppato da CSC e TeamSystem) segnala in aprile una frenata del fatturato in tutti i settori. Il calo del prezzo del gas è una potente spinta positiva, ma i consumi restano zavorrati dall’inflazione, gli investimenti dal costo del credito e si è fermato l’export, data la frenata mondiale.
L’inflazione italiana ha interrotto il suo calo in aprile (+8,2% annuo, da +7,6%), ma la tendenza al ribasso continuerà, grazie al prezzo del gas sempre più in riduzione (34 euro/mwh a maggio) e agli effetti sempre più pieni del rialzo dei tassi. I prezzi al consumo alimentari restano in tensione (+11,8%), ma anch’essi si raffredderanno gradualmente perché le materie prime sono care ma senza ulteriori rialzi (in aprile +49% dal 2019).
CRESCE MA CON MODERAZIONE IL PIL NEL SECONDO TRIMESTRE 2023
I prezzi al consumo alimentari restano in tensione (+11,8%), ma anch’essi si raffredderanno gradualmente perché le materie prime sono care ma senza ulteriori rialzi (in aprile +49% dal 2019). La dinamica dei prezzi al consumo dei beni e servizi core continua a salire (+4,9%), incorporando i passati rincari energetici. Il turismo in Italia nel 1° trimestre è risultato molto sopra i livelli del 2022 (+30,7% la spesa dei viaggiatori stranieri), intorno a quelli del 2019. In aprile il PMI dei servizi è salito ancor più, indicando forte crescita (57,6 da 55,7), anche se a maggio la fiducia delle imprese ha subito un calo.
A marzo è proseguito il calo delle vendite di beni alimentari (-0,7%, in volume), mentre sono ripartite da inizio anno le immatricolazioni di auto, grazie a una domanda favorevole dopo molti mesi di contrazione (+9,7% nei primi 4 mesi). Un fattore positivo è il mercato del lavoro che è rimasto in espansione nel 1° trimestre (+80mila occupati). Per aprile, l’ICC segnala però una crescita tenue dei consumi (+0,2% annuo), trainata solo dai servizi (+4,5%). E a maggio i giudizi delle famiglie sulla propria situazione economica sono un pò peggiorati, come la fiducia in generale. L’aumento nella produzione di beni strumentali (+0,3% nel 1° trimestre) delinea buone prospettive per gli investimenti.
In collaborazione con Italpress
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