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Arriva il Natale ma per gli italiani non ci sono regali piuttosto all’orizzonte c’è una vera e propria stangata con aumenti spalmati su numerosi prodotti


Quest’anno, le festività natalizie si preannunciano più care del solito. Tra i regali, le decorazioni e le prelibatezze sulla tavola, gli aumenti dei prezzi potrebbero far lievitare il costo del tradizionale cenone di Natale e della semplice colazione al bar, senza però spegnere l’atmosfera festiva. Se la magia delle feste resta immutata, la tua tasca potrebbe risentire dei rincari.
È già pronta la stangata delle bollette a gennaio. Le spese per luce e gas dovrebbero salire a doppia cifra, sia per i milioni di clienti che sono in regime di maggior tutela, sia per chi è nel mercato libero e ha scelto una tariffa variabile. I rialzi saranno conseguenza del mini rally del gas in Europa, salito fino a 50 euro per megawattora ad Amsterdam, per poi arretrare in area 45 ma rimanendo a un livello del 30-40% superiore rispetto ai mesi primaverili.

LE TENSIONI GEOPOLITICHE E I RIFLESSI SULLA “STANGATA DI NATALE”

Una corsa generata dalle tensioni geopolitiche, dalla poca chiarezza sul 2025 quando il contratto di transito del gas russo via Ucraina dovrebbe scadere, da un clima più rigido rispetto agli ultimi due anni. Il meteo ha abbassato la produzione di energia da fonti rinnovabili e ha spinto a un maggior consumo di gas. Gas che arriva sempre più via mare, il Gnl, soprattutto dagli Usa e che quindi è in concorrenza – a livello di prezzo – con l’Asia.Poi ci sono le spese natalizie che si preannunciano più pesanti del solito. Tra i regali, le decorazioni e le prelibatezze sulla tavola, gli aumenti dei prezzi potrebbero far lievitare il costo del tradizionale cenone di Natale e della semplice colazione al bar. Se la magia delle feste resta immutata, la tasca potrebbe soffrire. La sosta al bar per un caffè o una scatola di cioccolatini da portare in regalo potrebbero diventare un lusso.

LA STANGATA DI NATALE: UNA TAZZINA PREZIOSA

La tazzina di caffè, uno dei rituali più amati degli italiani, ha visto un’impennata dei prezzi che potrebbe toccare anche i 2 euro al bar. Non si tratta solo di un semplice piacere quotidiano: il caffè, infatti, sta vivendo un periodo di aumenti dovuti a fattori climatici ed economici globali. Le previsioni parlano di raccolti più scarsi, soprattutto in Brasile, il principale produttore di caffè arabica. A causa di una siccità devastante nelle principali aree di coltivazione, le stime di produzione per il 2025/26 sono state ridotte drasticamente. Questo, unito a problematiche anche in Vietnam – il gigante del caffè robusta – sta spingendo i prezzi verso l’alto. A ciò si aggiungono le incertezze legate al fenomeno El Niño, che sta colpendo le coltivazioni in America Latina, con effetti anche sulla Colombia, altro importante produttore di arabica.

Se pensate che il caffè non possa diventare più caro, preparatevi a un piccolo aumento: le tazzine di espresso al bar potrebbero farsi sentire nel portafoglio durante le feste. Ma niente paura, il piacere di un buon caffè non perderà certo il suo fascino, anche se sarà un po’ più costoso! Certo fermarsi al bar a mangiare un fondente o bere una cioccolata calda sta per diventare un lusso. I prezzi del cacao salgono di circa il 5% e si riavvicinano ai 10mila dollari per tonnellata toccando un massimo da fine agosto. La corsa delle quotazioni è scattata dopo l’annuncio che la siccità nell’Africa occidentale potrebbe danneggiare il raccolto di aprile. La siccità potrebbe quindi ridurre la produzione nel medio termine, portando a una possibile scarsità di cacao. Le scorte globali, in continuo calo, sono un altro fattore rialzista.

IL PESO DEL CARO-PREZZI SUL CENONE DI NATALE

Anche il cenone di Natale potrebbe vedere un’impennata dei costi. La situazione globale dei prezzi alimentari, che ha registrato un incremento dell’0,5% a novembre rispetto al mese precedente, sta facendo lievitare i costi di prodotti come latticini e oli vegetali. Mentre i prezzi dei cereali sono scesi, grazie a un buon raccolto in corso nell’emisfero australe, gli aumenti di burro, formaggi e oli si fanno sentire. Questo si traduce in un rincaro anche per i piatti tipici natalizi: dai tortellini al burro alle insalate condite con olio di oliva, ogni ingrediente potrebbe essere più caro di quanto immaginato. E non è tutto. L’olio di palma, la soia e il girasole, essenziali per la preparazione di molti dolci natalizi, hanno visto un aumento significativo, spingendo verso l’alto anche il costo di panettoni, pandori e biscotti. Ma non solo i dolci! L’olio e i formaggi, ormai protagonisti nelle tavole italiane, potrebbero incidere sul costo finale del pasto.

Questo si traduce in un rincaro anche per i piatti tipici natalizi: dai tortellini al burro alle insalate condite con olio di oliva, ogni ingrediente potrebbe essere più caro di quanto immaginato. E non è tutto. L’olio di palma, la soia e il girasole, essenziali per la preparazione di molti dolci natalizi, hanno visto un aumento significativo, spingendo verso l’alto anche il costo di panettoni, pandori e biscotti. Ma non solo i dolci! L’olio e i formaggi, ormai protagonisti nelle tavole italiane, potrebbero incidere sul costo finale del pasto.

MA LA MAGIA DEL NATALE NON SI FERMA, MALGRADO LA STANGATA

Certo, gli aumenti dei prezzi potrebbero farci riflettere, ma la magia del Natale resta immutata. Nonostante un po’ di incertezza economica e i prezzi più alti, le feste non perdono il loro fascino. Un caffè, magari più caro, con gli amici al bar, o il tradizionale cenone in famiglia, saranno ancora momenti di gioia e condivisione. Nonostante il portafoglio, il cuore sarà sempre pieno. Sì, forse il Natale 2024 sarà un po’ più costoso, ma con un sorriso e un po’ di creatività, possiamo affrontarlo con il giusto spirito. Con un buon caffè e un piatto di pasta, nessuna difficoltà potrà rovinare l’atmosfera delle feste!


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