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Popolare di Bari, poche ore al salvataggio ufficiale da parte del Governo. Alle ore 21, infatti, si riunirà il Consiglio dei Ministri convocato ad hoc dal premier Giuseppe Conte dopo il commissariamento dell’istituto bancario pugliese disposto da Bankitalia. 

«Stasera chiuderemo su Banca popolare di Bari. Faremo un intervento», ha confermato il presidente del Consiglio alla fine del concerto di Natale in Senato. Chiari e molto attesi gli obiettivi.

«Tuteleremo i risparmiatori e non concederemo nulla ai responsabili di quella situazione critica e auspichiamo anzi azioni di responsabilità a loro carico», ha spiegato il premier. Il decreto, salvo sorprese, è pronto: arriverà un doppio intervento per salvare la Popolare di Bari dal fallimento per un totale massimo di 900 milioni di euro.

L’iniezione di denaro arriverà da Mediocredito centrale, soggetto pubblico di mercato, e dal Fondo interbancario di tutela depositi, soggetto esclusivamente privato che opera per salvaguardare i risparmiatori. “Facendo di necessità virtù, dovendo intervenire interveniamo con una prospettiva più ampia, con una visione strategica. Quindi creeremo le condizioni, attraverso l’intervento di Mediocredito centrale e anche potenzialmente del fondo interbancario, per rilanciare una banca che potrebbe essere la banca del Sud, che darà respiro, un polmone creditizio finanziario del Sud”, l’annuncio di Conte.

Diretto a lui, infine, l’appello del sindaco di Bari Antonio Decaro.: «Se non si salva questa banca salta il tessuto economico locale». Dopo i dissidi emersi nell’ultimo Consiglio dei Ministri – grillini assenti e renziani contrari ad un decreto a scatola chiusa – tutto il mondo politico attende questo decreto. Fare presto, di notte, prima che aprano le Borse.


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