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L’ITALIA che si sveglierà dopo la Festa della Repubblica potrà ragionevolmente guardare con più fiducia al futuro. Per il 3 giugno è, infatti, previsto il provvedimento con cui il commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, aprirà la campagna vaccinale a tutti (ventenni compresi) rimuovendo i limiti legati all’età degli aventi diritto.
«Dal 3 giugno partirà una lettera con cui si darà la possibilità a tutte le Ragioni e province autonoma di aprire le vaccinazioni a tutte le classi di età seguendo il piano, utilizzando tutti i punti vaccinali, anche aziendali» ha annunciato il generale venerdì scorso dopo la visita all’hub di Bastia Umbra. «Andiamo verso il superamento delle fasce d’età – ha aggiunto – con un occhio vigile sugli over 60. Abbiamo ottimi risultati sugli over 80, buoni sugli over 70 e solo soddisfacenti sugli over 60».
Un risultato che si potrà raggiungere grazie allo sprint inferto dal governo, e dallo stesso Figliuolo, sulle categorie a rischio, anche con sonore e pubbliche rampogne alle regioni. Il provvedimento, da un certo punto di vista, estenderà in tutta Italia la campagna di massa già avviata sulle isole minori, che ha portato a dichiarare Covid free numerose perle dei nostri mari, fra cui Ischia e Procida. Data l’esiguità della popolazione in quei contesti si è deciso di procedere senza vincoli anagrafici, vaccinando tutti i residenti over 18. Limiti non sono stati sinora previsti, ovviamente, per i ventenni di tutto il Paese che versino in condizioni di fragilità o appartengano alle altre categorie aventi diritto secondo il piano nazionale.
La mossa di Figliuolo brucia sul tempo le regioni, alcune delle quali avevano in parte già aperto agli under 30. Al Nord è il caso del Piemonte, che aveva annunciato le preadesioni nella fascia 16-29 a partire dal 15 giugno, e della Lombardia, nella quale le prenotazioni per chi ha meno di 30 anni dovrebbero scattare dal 2 giugno. Nel Lazio 70 hub da domani al 3 giugno saranno dedicati ai maturandi. Iniziativa che (dopo il successo dell’open day aperto agli over 35) dovrebbe essere affiancata da un open week con ticket virtuale dal 2 al 5 giugno (dedicato agli over 30) sempre con AstraZeneca. In Campania, a Napoli, si è svolta la Notte bianca dei vaccini, dedicata a chi ha più 30 anni.
Per quanto riguarda le singole road map regionali, in base alle priorità indicate dal governo, al Sud si è sinora proceduto in modo disomogeneo. In Campania le prenotazioni ordinarie sono, a oggi, aperte alla fascia 40-44 anni, in Basilicata a quella 40-49. Over 40 aventi diritto anche in Sicilia, Sardegna e Puglia. Più indietro Calabria e Molise, che da poco hanno aperto agli over 50.
Si procede a macchia di leopardo anche sul fronte dei vaccini ai maturandi. In Sicilia la campagna è già partita (la prima in Italia), riscuotendo il successo degli studenti. La Campania potrebbe seguirla a breve. Se arriveranno le dosi necessarie, ha fatto sapere la regione, basteranno 4 giorni per organizzare il tutto. ragazzi (che si cimenteranno con l’esame di Stato il 16 giugno) sembrano entusiasti della possibilità. L’80% di quelli coinvolti da Skuola.net in un sondaggio a tema, si è detto favorevole alla somministrazione anticipata. L’importanza di immunizzare i giovani è stata a più riprese evidenziata dai virologi. A partire da Federico Perno dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. «Nella loro capacità di venire infettati i giovani sono esattamente come gli adulti, ora il virus è soprattutto tra loro» ha detto a Open. Il vaccino, ha aggiunto, «deve arrivare ovunque siano le persone e i ragazzi in particolare, più abituati a stare fuori casa».
Massimo Galli, direttore del “Sacco” di Milano, ad Agorà su Rai 3, ha ricordato l’importanza di coinvolgere nella campagna giovani e adolescenti «per togliere al virus la possibilità di circolare. Piaccia o non piaccia, i giovani rappresentano un serbatoio importante per questo virus». Su Facebook il direttore sanitario dello “Spallanzani” di Roma, Francesco Vaia, ha espresso l’auspicio che la campagna venga «estesa a tutti, anche ai più giovani, come abbiamo auspicato dall’inizio, per rendere la scuola sempre più sicura».
Intervenendo a Sky Tg24, Antonella Viola (università di Padova) sottolineato l’importanza di «proteggere i nostri ragazzi». Viola ha ricordato il problema del long Covid cioè quali sono gli effetti a lungo termine dell’infezione anche in questa fascia d’età.
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