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Papa Francesco

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ROMA – «La pace di Gesù non sovrasta gli altri, non è mai una pace armata, mai. Le armi del Vangelo sono la preghiera, la tenerezza, il perdono e l’amore gratuito al prossimo, l’amore a ogni prossimo».

Ha usato una citazione di “La Leggenda del Grande Inquisitore” di Dostoevskij, Papa Francesco, questa mattina per rispondere alle polemiche per aver reso nota la decisione di far portare la Croce, durante la via Crucis del Venerdì Santo, a una famiglia ucraina e a una russa.

Una decisione che era stata contestata anche dall’ambasciata ucraina presso la Santa Sede. Ieri aveva twittato l’ambasciatore Andrii Yurash che “l’Ambasciata capisce e condivide la preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità sull’idea di mettere insieme le donne ucraine e russe nel portare la Croce durante la Via Crucis di venerdì al Colosseo. Ora stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze”.

«L’aggressione armata di questi giorni, come ogni guerra, rappresenta un oltraggio a Dio – ha detto ancora Papa Francesco – un tradimento blasfemo del Signore della Pasqua, un preferire al suo volto mite quello del falso dio di questo mondo. Sempre la guerra è un’azione umana per portare alla idolatria del potere. Mentre il potere mondano lascia solo distruzione e morte, lo abbiamo visto in questi giorni, la sua pace edifica la storia, a partire dal cuore di ogni uomo che la accoglie».


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