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Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca

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Covid Card, Il governatore De Luca passa all’attacco «Impugno subito questa sentenza,
è un attacco alla mia efficienza»


Dura bastonata della Corte dei Conti al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a pochi mesi dalle elezioni regionali. I giudici contabili hanno condannato il presidente-sceriffo «a risarcire alla Regione Campania la somma di euro 609.000,00 (seicentonovemila,00) oltre alle somme derivanti dal degrado monetario calcolato dalla data dei singoli mandati di pagamento», oltre agli interessi e alle spese di giudizio, per il caso della smart card finalizzata a dimostrare che si era vaccinati contro il Covid. Secondo l’accusa la produzione delle card sarebbe stata una spesa totalmente inutile in quanto si sovrapponeva al Green pass nazionale.

COVID CARD, LE ACCUSE A DE LUCA

«Non pare potersi revocare in dubbio – scrivono i giudici – che, successivamente alla sopravvenienza della disciplina che aveva introdotto il Green pass, la inutilità della smart card regionale dovesse apparire di inconfutabile evidenza». La responsabilità di De Luca è messa in evidenza, secondo i magistrati, «dallo stesso contenuto dell’ordinanza n. 17 del 6 maggio 2021, (…) che tentava pretestuosamente di attribuire alla smart card caratteristiche sostanzialmente “corrispondenti” al Green pass.
Del tutto contrariamente al vero, al solo fine di giustificare la prossima adozione di particolari linee guida e direttive per disciplinarne l’uso e la circolazione». Secondo i giudici il presidente aveva una volontà così ferrea nel «portare comunque sino alla fine l’accordo di fornitura» che questa «non si scoloriva nemmeno di fronte all’ineluttabile diffusione del Green pass e della specifica regolazione attuativa (…) che confermava la assoluta inutilità ed inutilizzabilità della smart cards».

DE LUCA ERA STATO RINVIATO A GIUDIZIO IL 5 MARZO SCORSO

Il governatore campano era stato rinviato a giudizio il 5 marzo scorso con altre cinque persone. A tutti era stato contestato un danno erariale di 3,7 milioni di euro. Di questi 928mila euro, il 25% del totale, al solo Vincenzo De Luca. Per questo nell’agosto 2023 al presidente della Regione e agli altri cinque componenti dell’Unità di crisi della Regione (Italo Giulivo, Antonio Postiglione, Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello) era stato notificato l’”invito a dedurre”, l’equivalente nel processo contabile dell’avviso di conclusione indagini.

«Ancor meno comprensibile e giustificabile (…) – proseguono i magistrati – resterebbe comunque la scelta di non voler interrompere, neppur tardivamente, il flusso delle forniture, pur dopo aver assicurato al Garante della privacy che l’utilizzo delle cards era solo “temporaneo”. Con la conseguenza “che, dopo il primo massiccio ordine di ben 2,8 milioni tessere del 9 giugno 2021, seguì da SORESA (la centrale acquisti della sanità campana, ndr) (…) un secondo ordine di acquisto in data 1° settembre 2021 e le consegne procedettero con regolarità sino a tutto l’autunno del 2021, quando oramai gran parte delle cards continuavano ad accumularsi nei magazzini delle aziende sanitarie».

DE LUCA CONDANNATO A RISARCIRE “SOLO” 609MILA EURO


La Corte ha accolto parzialmente la richiesta avanzata dai pubblici ministeri nei confronti di De Luca, condannandolo risarcire alla Regione “solo” 609mila euro. Ma “non v’è luogo, per mitigare il totale della condanna, all’esercizio della riduzione dell’addebito (…) trattandosi di responsabilità ritenuta a titolo di dolo“, scrivono i giudici contabili. Che hanno invece prosciolto Giulivo, Bisogno, Trama, Postiglione e Santaniello in quanto le contestazioni degli inquirenti nei loro confronti – anche queste caratterizzate da colpa grave – sono ritenute coperte dallo scudo erariale. Sulla condanna non si è fatta attendere la presa di posizione di De Luca che ha annunciato il ricorso.

«Apprendo della sentenza della corte dei conti con riferimento all’acquisizione nel periodo covid – un anno prima delle green card nazionali – di green card destinate alle certificazioni vaccinali. Ma anche a usufruire di tutti gli altri servizi regionali – ha sottolineato il governatore della Campania -. La corte dei conti ha ritenuto esenti da responsabilità tutte le strutture amministrative regionali. Ma ha ritenuto il presidente della giunta regionale responsabile di un danno erariale di circa 600mila euro.
Rivendico pienamente e con orgoglio le decisioni assunte a tutela della salute dei miei concittadini. Ricordando che la Campania è la regione che ha avuto il numero più basso di decessi per covid in relazione alla popolazione. E questo anche grazie al fatto di esserci assunti la responsabilità di decisioni anticipando spesso il governo nazionale. Ovviamente, la sentenza sarà immediatamente impugnata. Non vorrei dover rispondere del reato di efficienza».


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