Il peschereccio Michele Giacalone
1 minuto per la letturaUn peschereccio della flotta di Mazara del vallo, il “Michele Giacalone”, è stato assaltato da un altro motopesca turco mentre si trovava in acque internazionali, tra la Siria e la Turchia, a 27 miglia dalle coste turche. La notizia è stata confermata all’Ansa dall’armatore Luciano Giacalone che si è recato in Capitaneria di Porto per denunciare il lancio di pietre e altri oggetti contro il peschereccio mazarese.
«L’Unione Europea ci dica, una volta e per tutte, dove dobbiamo andare a pescare. Siamo rovinati». È quanto dichiara lo stesso Giacalone. «È una situazione oramai insostenibile. Chi di dovere affronti la questione della sicurezza in mare per noi pescatori»: è l’appello di Mimmo Asaro, presidente di Federpesca a Mazara del Vallo, dopo la notizia dell’assalto del Michele Giacalone con pietre lanciate da pescherecci turchi.
Lo scorso 3 maggio lo stesso Michele Giacalone era stato mitragliato dalla Guardia Costiera libica mentre si trovava nelle acque riconosciute dalla Libia come “zona esclusiva di pesca”. Dopo quell’abbordaggio, il motopesca si è spostato verso la Grecia, raggiungendo la zona di mare compresa tra Turchia e Siria.
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