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MANDATORICCIO – Il comitato Fiuminarso, in collaborazione con l’associazione La Settima Arte e l’associazione Cinefilos APS, è lieto di proporre un breve viaggio nel cinema della pluripremiata regista Maria Luisa Forenza.
Doppio appuntamento giorno 10 agosto con due proiezioni della regista: si partirà con un’anteprima internazionale del suo cortometraggio A Lady Appeared Before Me e si concluderà con la proiezione del documentario finalista ai Nastri d’Argento Mother Fortress.
La regista sarà presente durante la serata del 10 agosto al Castello dell’Arso (CS) e dialogherà con il direttore editoriale de La Settima Arte (www.artesettima.it) Andrea Vailati e una delle organizzatrici dell’evento Marialuisa Camporeale. Nata a Potenza, Basilicata, l’autrice ha nutrito la sua arte con uno sguardo migrante, tra viaggi e luoghi, incontri e riscoperte.
Entrambe le opere hanno nell’emigrare un fil rouge essenziale: persone che si incontrano in luoghi altri, persone che si riconoscono attraverso una medesima eredità, persone che scavano i detriti di una memoria perduta.
Un emigrare che significa andar via ma anche tornare. In Mother Fortress la guerra improvvisa che devasta la Siria dal 2011 induce la Carmelitana Madre Agnes, assieme a monache e monaci di diversi continenti (alcuni dei quali ex-giornalisti) ad affrontarne gli effetti sul suo monastero situato ai piedi di montagne dove Al-Qaida e ISIS insidiosamente si nascondono. Il film racconta la rocambolesca esperienza di religiosi e laici disposti a mettere a rischio la propria vita pur di salvare la dignità e la sopravvivenza di esseri umani innocenti (cristiani e sunniti) travolti dalla tragedia. È un viaggio fisico e spirituale, una ‘storia d’amore’ con destinazione Roma.
La Forenza fotografa da un punto di vista inedito la guerra in Siria rendendo visibile quell’ordinarietà che prosegue mentre la guerra annichilisce. Questa retrospettiva nasce dall’esigenza di portare in un luogo come il Castello dell’Arso un momento di incontro tra tutti quei migranti che giungono al Festival: tornare in un luogo antico e sentirsi contemporanei in un viaggio tra ieri e oggi per definire il nostro domani. Al concludersi delle proiezioni, il pubblico presente potrà dialogare con l’autrice sui temi trattati per poi partecipare alle successive iniziative del Festival Contropendenze.
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