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Il sistema basato sulla tecnologia di Leonardo proteggerà l’area archeologica di Sibari anche dai cambiamenti climatici, dal dissesto idrogeologico e dall’inquinamento
I beni culturali rappresentano un asset fondamentale per l’identità e l’economia del nostro Paese, un’eredità da trasmettere alle prossime generazioni e da rendere per queste più attrattiva. Questa immensa ricchezza va controllata e protetta dal passare del tempo, dal degrado, da atti di vandalismo, ma anche dagli effetti dei cambiamenti climatici, dall’inquinamento e dal dissesto idrogeologico.
In questo ambito si colloca il progetto per la sicurezza dei Parchi Archeologici in cui la piattaforma di data Intelligence di Leonardo, specializzata nel monitoraggio ambientale e dei beni culturali, integra e si interfaccia con diversi sistemi verticali di sito, ciascuno orientato ad una funzione altamente specifica, rendendo disponibile una visione sintetica della situazione e andando ad arricchire la piattaforma del MiC (Ministero della Cultura), così da realizzare un modello replicabile su vasta scala sugli altri Parchi ed in generale sugli asset del Ministero.
Un esempio dell’impegno di Leonardo in questo senso è la tecnologia del sistema di monitoraggio integrato per la gestione delle emergenze per il Parco Archeologico di Sibari, situato sulla costa ionica della Calabria vicino alla foce del fiume Crati, uno dei siti più estesi e importanti del Mediterraneo di età arcaica e classica, che offre l’opportunità di visitare i resti di una delle più ricche città della Magna Grecia.
LA TECNOLOGIA DI LEONARDO PER IL PARCO ARCHEOLOGICO DI SIBARI
Nello specifico la piattaforma di data intelligence di Leonardo permette di avere una visione di insieme del Parco Archeologico di Sibari fornendo al contempo informazioni di dettaglio ad alta precisione sui singoli manufatti grazie all’integrazione e alla correlazione dei dati provenienti da sistemi eterogenei quali il monitoraggio satellitare, le immagini acquisite da droni, i sistemi di sorveglianza, i sensori di campo, ma anche fonti aperte come social media e web.
L’analisi dei flussi video e dei dati avviene tramite gli algoritmi di Deep Learning della piattaforma Ganimede di Leonardo, che consentiranno anche di valutare la numerosità delle persone, correlando i flussi dei visitatori con la programmazione dell’apertura al pubblico. L’area interessata dal Parco Archeologico di Sibari è estremamente vulnerabile dal punto di vista ambientale, in particolare perché esposta alle frequenti esondazioni del vicino corso del fiume Crati. In questo contesto, è particolarmente utile l’utilizzo dei dati satellitari per osservare il rischio di instabilità del terreno e il rischio idraulico.
IL SISTEMA DI CONFRONTI DI IMMAGINI SATELLITARI E RADAR
Nel primo caso si utilizza il monitoraggio interferometrico, ovvero il confronto di immagini satellitari radar, più indicato per rilevare gli spostamenti della superficie del terreno. L’analisi del rischio idraulico, invece, avviene modellando i dati meteo sull’area e attivando automaticamente la produzione di mappe di rischio previsionale ogni volta che i parametri meteo raggiungono valori soglia considerati di rischio. Il risultato di questa elaborazione restituisce mappe di velocità e di profondità delle acque esondate che descrivono le probabili conseguenze della situazione meteo in evoluzione, consentendo in tal modo di adottare precocemente misure di contenimento del danno. La metodologia utilizzata consente anche la previsione della probabilità di rottura dell’argine del bacino del Crati, con individuazione dei punti maggiormente a rischio.
La piattaforma che Leonardo mette a disposizione del MiC consente, come per il Parco Archeologico di Sibari, l’accesso a dati e informazioni a supporto dell’operatività ordinaria e straordinaria dei tecnici e degli esperti preposti alla conservazione e alla prevenzione dei fenomeni di degrado, fornisce un quadro di insieme al presidio, per poter valutare ad esempio analisi di dati interferometrici (profili di deformazione, statistiche, eventi sismici di rilievo), analisi di pericolosità idraulica, e generare alert che potranno scalare verso i centri di monitoraggio regionale e/o nazionale.
Il sistema è predisposto anche per l’interfacciamento con le reti di comunicazione professionale ibride di Leonardo utili per coordinare tempestivamente gli interventi sul campo da parte degli operatori. Il sistema è anche in grado di creare una ricostruzione digitale fedele del sito monitorato, un “gemello digitale” (digital twin) che consenta di individuare i fenomeni in atto e predire le loro evoluzioni nel tempo evidenziando potenziali future criticità sulle quali poter intervenire prima che si manifestino.
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