Vincenzo De Luca
3 minuti per la letturaCoronavirus è un “sessantottino”: l’immaginazione al potere. Almeno a uno dei “Poteri Forti” del nostro tempo, scandito più che dai minuti e dai secondi, da semplici clic: l’”Era del Web”, che è, letteralmente, la tela del ragno nella quale si rischia di restare intrappolati, anche se sull’altra tastiera non ticchetta Spiderman ma un semplice “webete”, storico neologismo di Enrico Mentana, molto più efficace del “petaloso” su cui si fecero dibattiti interminabili. La tastiera dei cretini è sempre connessa, come la famosa madre sempre incinta.
Ma l’immaginazione talvolta aiuta e lancia webstar che altrimenti sarebbero rimaste nell’anonimato, al contrario di tante “bestie” e portatori (in)sani di “task farse”. Ai tempi del lockdown spopolavano i “tutorial”, cioè i video che insegnano qualcosa, in una specie di tsunami della scuola a distanza, che è di qualche aiuto ma mette da parte due cose essenziali dell’insegnamento: il diritto universale allo studio e la convivenza sociale che è lezione di vita ancora più indispensabile per i ragazzi che non la conoscenza della data del Congresso di Vienna.
Ed ecco le tre magnifiche e nuove webstar, in grado di spodestare dai “topic” le basculanti (aggettivo “nomen omen”) photoshoppate e gli sbarazzini ciuffi di imbarazzanti inquilini (pro tempore, si spera) delle stanze dei bottoni: sono Tim, Tom e ‘O Presidente, rispettivamente un sacerdote di Detroit, un veterano inglese del Bedfordshire e un Governatore, “sceriffo napoletano”.
Il prete Tim Pelc, essendo americano, ha la pistola facile; essendo anche un uomo pio, però, la sua pistola in pugno è ad acqua e con essa ha impartito la benedizione pasquale ai suoi fedeli, rispettoso così del predicatissimo distanziamento sociale. Peccato che la notizia sia arrivata tardi alle orecchie di uno dei comitati di casa nostra, altrimenti l’avrebbe proposta come soluzione nelle convenzioni con le varie rappresentanze religiose.
Il capitano Tom Moore, che nel frattempo è stato promosso colonnello ed ha pure compiuto cento anni, si era prefissato l’obiettivo di effettuare centro giri del suo giardinetto, con l’aiuto di un deambulatore, e con questa impresa anche lo scopo di raccogliere dai followers almeno 1000 sterline. Aveva combattuto in gioventù i tedeschi e i giapponesi ed ora, da veterano, voleva combattere ancora il nemico invisibile. Ha raccolto 33 milioni di sterline a favore del servizio sanitario nazionale inglese! Nemmeno le opere di carità, su cui patroneggiano duchi, duchesse e altri titolati della Royal Family, sono arrivate tanto in alto.
Quanto a ‘O Presidente, Vicienz’ ‘o sceriff’, il Governatore De Luca, su di lui e le sue meravigliose esternazioni che hanno eclissato perfino le gag di Donald Trump ed oscurato le divertenti imitazioni che di lui fa Maurizio Crozza, una società della new economy di quelle che trasmettono serial in serie, potrebbe costruirci un nuovo trionfo. Altro che “The Last Dance” con Micahel Jordan su Netflix, che ha bucato l’auditel! L’amara ironia di Eduardo, la fulminante trovata di Totò, in una parola “Napoli milionaria” sono il suo habitat in un mondo politico che, per restare in tema partenopeo, sa di “Questi fantasmi”.
“Addà passa’ ‘a nuttata”.
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