Guido Casali
4 minuti per la letturaNexo Digital sbarca in streaming e inaugura Nexo+, la piattaforma d’autore con un vasto catalogo ricco di documentari, musica, teatro, cinema, musica classica, arte. Una piattaforma parallela e non sostitutiva alla vocazione cinematografica che, in questi ultimi anni, ha consolidato la casa di distribuzione tra le più importanti nel panorama nazionale.
A Nexo Digital, tra le altre cose, va riconosciuta la modalità del film-evento: proiezioni speciali da tre giorni di tenitura, che hanno contribuito a riempire le sale durante la settimana con film d’arte, musica classica o documentari e biopic, da Fabrizio De André a Paolo Conte, solo per citare gli ultimi titoli. Prezzo: 9,99 euro al mese, un mese gratis sull’abbonamento annuale e una settimana di prova gratuita. Chi si abbona entro il 10 aprile ha due mesi gratis.
All’interno della piattaforma anche quattro canali dedicati realizzati in collaborazione con Elisabetta Sgarbi, Far East Film Festival, Feltrinelli Real Cinema, Scuola Holden Direttore Guido Casali ci racconti tutto.
«Nexo+ è un progetto che nasce prima della pandemia, è un’estensione del lavoro che Nexo Digital ha svolto negli ultimi dieci anni portando milioni di persone in sala a scoprire contenuti cosiddetti alternativi. A questo pubblico volevamo dare un luogo ulteriore dove far vivere le proprie passioni e accendere la loro curiosità».
Nexo+ si propone anche come hub culturale e sarà caratterizzato da una linea editoriale che ne costituirà l’identità.
«La cura editoriale è uno degli aspetti fondanti di Nexo+, una piattaforma “fatta a mano” con una redazione che propone delle scelte e dei percorsi al proprio pubblico, con una grande attenzione alla qualità visiva e narrativa dei contenuti. Proposte non dettate solo dalla logica del più visto, o del perché hai visto questo, continua a guardare contenuti simili all’infinito. Nexo+ vuole essere poi una factory creativa per la produzione di nuovi formati e contenuti arts&culture, a cui stiamo già lavorando, in collaborazione con chi da anni produce, diffonde e insegna cultura sul territorio. Da qui le nostre Costellazioni che sono aree della piattaforma dedicate a quattro, ma aumenteranno presto, compagni di viaggio: Elisabetta Sgarbi, la Scuola Holden con Alessandro Baricco, Feltrinelli Real Cinema e il Far East Film Festival».
Nexo Digital ha segnato un modo per fruire il cinema con le proiezioni evento: decine di film e docufilm per lo più della tenitura di tre giorni inseriti durante la settimana. Quali sono stati i casi più clamorosi sia in termini di spettatori sia di boxoffice?
«Evento dopo evento, l’esperienza di Nexo Digital, da cui Nexo+ attinge a piene mani, ha portato alla creazione, di un pubblico di riferimento fatto di appassionati di musica, di arte, di classica, di balletto, di anime. Tra i successi più importanti ci fa piacere ricordare Amy di Asif Kapadia, vincitore del Premio Oscar come Miglior Documentario e ora anche disponibile su Nexo+, Fabrizio De André e PFM. Il Concerto Ritrovato di Walter Veltroni, anche questo ora sulla nostra piattaforma. E poi tantissimi documentari d’arte come Frida – Viva la Vida, Gli impressionisti segreti, Van Gogh – Tra il grano e il cielo. Solo per citarne alcuni, perché i titoli di successo spaziano tra generi diversi: documentari, cinema, teatro, arte, anime».
Crede che il “film-evento” e la piccola tenitura sarà il nuovo modo di fruire il cinema quando riapriranno le sale?
«Penso che la bellezza del cinema si basi sulla varietà della sua offerta e sul fatto di far convivere mondi e modalità di fruizione diversi. Spero che quanto prima si possa tornare a vivere la sala in tutte le sue forme e con tutta la vastità dei titoli che ci eravamo abituati a conoscere».
Non pensa che un annuncio di “falsa ripartenza” come quello previsto per il 27 marzo confonda il pubblico e danneggi mercato ed industria?
«Credo si tratti soprattutto di una data simbolica, essendo anche la Giornata Mondiale del Teatro: per non perdere l’attenzione sul tema dei lavoratori dello spettacolo e sulle loro esigenze e naturalmente per ricordare al pubblico che non vediamo l’ora di tornare in sala. In ogni caso, su Nexo+ celebreremo il mondo del teatro con la première del bellissimo documentario di Vinicio Marchioni, Il Terremoto di Vanja».
Quali condizioni devono esserci affinché il cinema possa ripartire e Nexo Digital possa tornare a programmare le sue uscite?
«Poterlo fare in sicurezza, con tranquillità, con la gioia di ritrovarsi in una situazione che segni un nuovo inizio per tutto il settore».
La piattaforma passa come il principale competitor della sala. Come pensa che possano convivere ed “alimentarsi” l’una con l’altra?
«L’esperienza del cinema, della visione condivisa è un’esperienza anche sociale che non è in alcun modo sostituibile con l’offerta che può offrire una piattaforma di streaming. E la stessa cosa vale per la visita a un museo o la partecipazione a un concerto. Al contrario, ci piace pensare che il pubblico tramite Nexo+ possa scoprire ed essere incuriosito da contenuti ai quali, appena possibile, cercherà di assistere “in presenza”».
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