Pomigliano d’Arco, l’area industriale con lo stabilimento Leonardo spa
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Campania sempre più all’avanguardia nel settore aerospaziale. I dati dell’export sono confortanti, sia per aeromobili che veicoli spaziali. Secondo i dati della Banca d’Italia, nel 2019 le esportazioni sono cresciute del 16,5% per la Campania. L’Italia ha fatto importanti investimenti nel settore, dove operano, fianco a fianco, pubblico e privato. Oggi ci sono sia grandi aziende che una filiera di piccole e medie imprese. Alla base c’è una buona qualità della ricerca.
ORGOGLIO SUDISTA
La storia industriale della Campania è un orgoglio del Sud. E nel 2016 dopo il passaggio da Finmeccanica a Leonardo è continuata ancora più spedita a scrivere pagine importanti. Leonardo , azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza, partecipa ai più importanti programmi spaziali internazionali attraverso le joint venture costituite nel 2007 con la società Thales, Telespazio (67% Leonardo – 33% Thales) e Thales Alenia Space (67% Thales – 33% Leonardo) nonché con le attività della Divisione Elettronica. In totale i dipendenti campani sono circa 4.500.
Purtroppo la pandemia ha iniziato da tempo a far emergere i suoi effetti negativi, anche sulle economie di settore. In particolare, l’aerotrasporto civile ha subito un drastico calo del traffico passeggeri, che si è riverberato di conseguenza sull’industria aeronautica. Dal canto suo, Leonardo Spa ha annunciato, per l’anno in corso, a causa dell’aggiornamento delle richieste dei clienti (Boeing-Airbus-consorzio Atr), un taglio al budget importante sul carico di lavoro, sia a Pomigliano d’Arco sia a Nola.
IL SOGNO ATR
Attualmente a Pomigliano d’Arco lavorano in oltre 2 mila all’assemblaggio di aerostrutture primarie e di fusoliere complete, inclusi i sistemi. Il veicolo commerciale ad elica denominato Atr fa gola alle compagnie aeree: infatti 1.200 velivoli sono operativi presso 200 linee aeree in 100 Paesi nel mondo.
A Nola, invece, dal 1995 si producono aerostrutture per i vari programmi anche con Airbus. Qui ci sono circa 840 dipendenti altamente specializzati che si occupano di realizzare parti lavorate a macchina ed effettuano la fabbricazione di lamiere metalliche e l’assemblaggio di pannelli con un alto livello di integrazione ed automazione industriale. In questo sito si realizzano componenti dei principali programmi aeronautici a livello mondiale come velivoli commerciali come l’Airbus A380 o militari quali Eurofighter Typhoon.
PEZZI PER AUGUSTA
Nella struttura produttiva di Benevento sono impiegati circa 150 addetti, che si occupano delle fusioni in leghe leggere, quali alluminio e magnesio. Queste lavorazioni servono alle trasmissioni che vengono poi montate sugli elicotteri AugustaWestland, uno dei fiori all’occhiello del made in Italy del settore. Ma la forza del Sud si estende anche nei settori della difesa e dei sistemi di sicurezza, della difesa e dell’elettronica.
Nel Napoletano sono presenti tre fabbriche. A Giugliano lavorano in circa 370: si tratta di una realtà industriale di eccellenza nei settori della microelettronica e del customer support. Qui si progettano e si sviluppano soluzioni software ed hardware innovative per i sistemi navali, terrestri e per il controllo del traffico aereo.
A Bacoli circa 340 impiegati lavorano all’industrializzazione e alla produzione di sistemi radar navali, a quelli per il controllo del traffico aereo e terrestri, alla produzione di parti elettromeccaniche e elettroniche, agli assemblaggi finali ed ai collaudi, alla progettazione di software, alla sistemistica radar e all’integrazione e test a livello di sistema.
LA SORPRESA CICERALE
Nel sito di Pozzuoli sono impiegati circa 80 persone che mettono in campo un intenso percorso formativo che coinvolge Università e Centri di ricerca campani e meridionali.
Ma non ci sono soltanto queste realtà napoletane come punto di riferimento per il settore aerospaziale. A Cicerale, piccolo centro del Cilento che conta poco più di mille anime, c’è la Tesi, l’industria aeronautica e aerospaziale nata nel 1974 ad opera della famiglia Punzo. Un’azienda modello del sud che è il risultato vincente dell’integrazione razionale fra competenze complementari altamente specializzate.
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