Una parte della squadra di Argotec davanti allo SpacePark.
3 minuti per la letturaLa Argotec, l’azienda scelta dalla Nasa, sarà centro strategico europeo per i satelliti: Prende vita lo SpacePark
Argotec ha aperto per la prima volta le porte del suo SpacePark a San Mauro torinese. Dopo il completamento dei lavori delle prime aree dove prenderanno vita i satelliti, ovvero la Camera Bianca, il data center e alcuni laboratori, già a partire dal 18 giugno inizieranno le attività produttive del gruppo mentre l’inaugurazione ufficiale della sede si terrà ad ottobre. Un piano importante da 25 milioni di euro che dà nuova vita alle ex cartiere Burgo progettate da Oscar Niemeyer.
La struttura circolare avveniristica di 16 mila metri quadri si sposa alla perfezione con il progetto di space factory che Argotec ha in mente. L’apertura dello SpacePark avviene quasi in contemporanea all’annuncio della Nasa che ha inserito l’azienda italiana tra le quattro fornitrici del programma Rapid Spacecraft Acquisition Services. L’azienda, leader nel settore spaziale ha già una sede operativa nel Maryland. L’accordo, del valore complessivo di 6 miliardi di dollari, ha una durata iniziale fino ad agosto 2025 ma prevede la possibilità di estendere l’intesa fino al 2030.
Un’opportunità che darà ulteriore spinta alle già annunciate 100 nuove assunzioni del gruppo. “Sapevamo che sarebbe stata una sfida enorme, ma abbiamo voluto affrontarla – ha affermato David Avino, presidente di Argotec -. Ci siamo dati tempi molto stretti, eppure la squadra ha lavorato intensamente e oggi siamo in grado di essere addirittura in anticipo sulla tabella di marcia. Per questo non posso che ringraziare lo straordinario team di progetto. Entro la fine dell’anno saremo in grado di trasferire tutti i colleghi allo SpacePark e iniziare quella che mi piace pensare come a una nuova vita di Argotec, che vedrà tra le altre cose 100 nuove assunzioni, previste proprio dal progetto. Assunzioni necessarie alla produzione di oltre 50 satelliti all’anno, circa uno a settimana” ha spiegato Avino.
Lavori, allo SpacePark, che sono stati fatti in tempi record e che prevedono anche una serie di attività collaterali come sottolineato ancora dal presidente: “Abbiamo anche lanciato un progetto che si chiama ‘industrial accelerator’ per accogliere le start-up allo SpacePark che hanno prodotti già abbastanza pronti per il nostro mercato. Li accoglieremo per sviluppare il loro business e migliorare se necessario il loro prodotto. Inoltre, abbiamo lavorato direttamente con Torino e la Città Metropolitana per avere dei servizi pubblici nella zona: ci sarà la linea 20 che passerà proprio davanti allo SpacePark”.
Per il responsabile delle operazioni di Argotec, Diego Carubelli, la necessità è di essere immediatamente operativi: “Abbiamo delle commesse da realizzare, c’è tutta la forza imprenditoriale dell’azienda che si appresta a inaugurare uno SpacePark avveniristico. A guidare i lavori di ristrutturazione è un principio di conservazione e valorizzazione dell’esistente. Dove c’erano corridoi, uffici e magazzini, oggi si estende una lunga vetrata che permette una visuale completa sulla Camera Bianca, già allestita con camere termovuoto e macchine per i test strutturali di vibrazione”.
In questa zona, nelle prossime settimane, “inizieranno a operare per la prima volta gli ingegneri di Argotec. La prima produzione che vedrà la luce sarà quella della costellazione di satelliti di Osservazione della Terra che andrà a far parte del programma Iride, voluto dal governo Italiano e finanziato con i fondi del Pnrr” ha aggiunto Carubelli.
La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA