Antonio Pennacchi
2 minuti per la letturaROMA – È morto, all’età di 71 anni, lo scrittore Antonio Pennacchi. Nato a Latina, si dedica alla politica sin da giovanissimo, ma, a differenza dei fratelli, che aderiscono tutti alle organizzazioni di sinistra, si iscrive al MSI.
Ben presto entra in contrasto con i vertici del partito e viene espulso. Dopo una lunga riflessione si avvicina al marxismo, aderisce ai maoisti dell’Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-leninisti) e partecipa alla contestazione del Sessantotto.
Nel frattempo inizia a lavorare come operaio.
Il suo romanzo di esordio è Mammut. Nel 1995 arriva Palude, vincitore del Premio Nazionale Letterario Pisa, dedicato alla sua città, e Una nuvola rossa (1998), in cui narra una vicenda ispirata al delitto dei fidanzatini di Cori, avvenuto l’anno prima nell’omonima cittadina laziale e che aveva avuto grande risalto sulla cronaca nazionale.
Nel 2003 esce l’autobiografico Il fasciocomunista, vincitore del Premio Napoli. Dal romanzo è stato poi tratto il film Mio fratello è figlio unico, per la regia di Daniele Luchetti, con Riccardo Scamarcio ed Elio Germano.
Dello stesso anno è la raccolta di saggi Viaggio per le città del Duce (Asefi). Del 2005, invece, i saggi de L’autobus di Stalin (Vallecchi).
Nel giugno del 2006 esce la raccolta di racconti Shaw 150. Storie di fabbrica e dintorni. Pennacchi collabora alla rivista Limes. Suoi scritti sono apparsi anche su Nuovi Argomenti, MicroMega e Nouvelle Revue Française; frequenta inoltre l’Anonima Scrittori.
A partire dal 2007, l’autore è impegnato in un progetto, insieme all’Anonima Scrittori, che prevede la scrittura del romanzo Cronache da un pianeta abbandonato, attraverso la partecipazione e la collaborazione di autori sconosciuti. Sempre nel 2007 si iscrive al Partito Democratico. Nel 2008 esce il saggio Fascio e Martello, in cui descrive le città di fondazione del fascismo in tutta l’Italia.
Il 2 marzo 2010 esce Canale Mussolini, romanzo sulla bonifica dell’Agro Pontino. Il libro, definito dall’autore come “l’opera per la quale sono venuto al mondo”, vince il 2 luglio la 64^ edizione del Premio Strega, il Premio Acqui Storia come “romanzo storico dell’anno”, il Premio “Libro dell’Anno” ed è finalista al Premio Campiello. Il romanzo conquista gran parte della critica e sale in testa alle classifiche di vendita.
Nel 2015 esce Canale Mussolini, parte seconda, mentre nel 2018 pubblica, con la stessa casa editrice, il libro Il delitto di Agora – una nuvola rossa, in cui modifica e corregge alcune parti del suo romanzo del 1998 Una nuvola rossa, sempre ispirato al delitto di Cori.
In collaborazione con Italpress
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