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CONTROLLI DELLA TEMPERATURA, ASSEMBRAMENTI, MENSE
I termoscanner restano un punto interrogativo, con un costo che oscilla dai 40 ai 100 mila euro ciascuno. Ma il punto non è solo economico. Solo pochi giorni fa, secondo il comitato tecnico-scientifico della Presidenza del Consiglio, la misurazione della temperatura avrebbe “una limitata efficacia nelle fasce giovanili e infantili e in considerazione delle complessità nella rilevazione, anche in termini di prevenzione di aggregazione, non se ne raccomanda l’utilizzo”. Rilevazione forse sistematica, invece, per docenti e personale scolastico da parte degli ATA, che si occuperebbero anche della sanificazione. Molte comunque le disposizioni ancora incerte contenute nella bozza di Protocollo presentato dal ministro Azzolina (che si appresta in queste ore a rendere definitive quelle sull’esame di maturità) alle rappresentanze sindacali e dei dirigenti scolastici sull’utilizzo delle mascherine per chiunque entri nelle scuole, il divieto di assembramenti in entrata ed in uscita (con un possibile slittamento degli orari di ingresso delle classi), la restrizione degli ingressi per gli esterni, ventilazione continua e rispetto della distanza di sicurezza, la gestione di persone guarite o contagiate. Tutte le attività e le misure del protocollo definitivo, che potrà essere integrato sulla base di particolari esigenze di ciascuna scuola, dovranno essere allegate al Documento di Valutazione dei Rischi prima dell’inizio dell’anno scolastico. Per quanto riguarda le mense, sconsigliate in assoluto dall’Oms come luogo per consumare i pasti. Meglio utilizzare le classi, evitando di far incontrare troppi bambini e ragazzi nello stesso spazio.
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