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I Warner Bros. Studios

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WARNER Bros. contro tutti, e contro se stessa. Saranno 15 giorni di passione, per le altre distribuzioni. Il Natale rischia di essere un affare del colosso di Burbank che, nel 2023, compirà 100 anni di storia.

Bisogna intanto dire che non era affatto scontato il successo nel riproporre in sala il primo Harry Potter (per i 20 anni dall’uscita): primo in classifica in tutti i quattro giorni di programmazione, con una media giornaliera di 400 mila, superando il nuovissimo titolo Disney Encanto.

Questo dato è un messaggio molto importante per la sala: anche un titolo “vecchio”, già ampiamente sfruttato al cinema e a casa con i vari passaggi, dalla piattaforma alla tv tradizionale, può avere successo, perché fa leva sui fan, i nostalgici e – soprattutto – sul pubblico “nuovo”, in questo caso i bambini di oggi, preziosi alleati, con i loro genitori, della sala.

Un pubblico, quello dei più piccoli, molto caro a Warner Bros. Italia: è suo infatti il fenomeno cinematografico dei Me contro Te che, nei giorni scorsi, si è assicurato il biglietto d’oro per il film italiano più visto con 5 milioni di euro al botteghino, mentre il primo capitolo fu uno dei titoli più visti, due anni fa, incassandone il doppio. Veniamo al Natale, sarà distribuito da Warner Bros. (e non da Disney) l’ultimo attesissimo Marvel, Spiderman: No Way Home, in uscita mercoledì e pronto a fare piazza pulita nonostante la spietata concorrenza.

Il giorno di Natale la major diretta da Barbara Salabé si posiziona con un outsider come 7 donne e un mistero, non dato tra i favoriti ma chissà che non cammini con il passaparola (il regista Alessandro Genovesi ci ha abituato a sorprese). Ma il colpo di teatro arriverà il primo gennaio, quando Warner sfiderà se stessa portando in sala sia il terzo capitolo dei Me contro Te sia il nuovo Matrix. È vero, sono pubblici diversi ma, solitamente, una distribuzione non posiziona mai due suoi titoli nello stesso giorno. Almeno così è stato fino ad oggi. Evidentemente le tradizioni possono essere disattese, perfino a Natale.


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