Biagio Salerno torna su temi sollevati in una recente intervista al Quotidiano
2 minuti per la letturaMARATEA – Biagio Salerno, presidente del Consorzio Turistico di Maratea, ha scritto alla ministra per il Sud e Coesione Territoriale, Mara Carfagna, circa le misure restrittive recentemente approvate.
«Comprendiamo la complessità del momento – esordisce Salerno – e le difficoltà di trovare risposte adeguate ad una condizione di assoluta straordinarietà, ma è indispensabile intervenire se si vuole salvaguardare il comparto ed evitare che la crisi Covid si trasformi in una crisi strutturale».
Recentemente avevamo affrontato la questione attraverso una lunga intervista che ci aveva rilasciato.
«Non possiamo aspettare oltre – prosegue la missiva – siamo già fortemente in ritardo rispetto ai nostri competitor e se non si interviene oggi rischiamo di dirottare la clientela internazionale e non solo verso altre destinazioni come Grecia, Spagna, ecc. La situazione è a dir poco insostenibile per noi operatori del settore Turistico! Se non ci saranno ripensamenti alle restrizioni attuate con il Decreto del presidente del Consiglio del 26 aprile, il turismo non sarà nelle condizioni di sostenere ulteriori perdite, aggravate dal protrarsi dello stato di emergenza fino al 31 luglio 2021».
Già con noi il presidente del Consorzio si era dimostrato fortemente contrariato dalla ratio di alcune misure, che a suo avviso andavano a danneggiare il settore ancora maggiormente.
«Oltre alle limitazioni sulla libertà di circolazione delle persone – si legge ancora – alquanto inappropriati risultano i provvedimenti per i ristoranti al chiuso. Ad oggi, alcun riscontro scientifico evidenzia che i ristoranti al chiuso siano ambienti di contagio. Nella stagione scorsa, abbiamo dato dimostrazione che le linee guida sono state attuate con scrupolosa dovizia tali da risultare idonee per difendersi dal virus. Non siamo interessati ad alcuna lotta di governo o di partito, chiediamo semplicemente che tra le soluzioni adottate, l’industria alberghiera ed il turismo nella interezza, si possa muovere nell’ambito di uno spazio più adeguato e meno restrittivo al fine di avvicinarsi sempre più verso la tanto desiderata normalità».
Salerno ci aveva anche anticipato che sarebbero state intraprese iniziative affinché gli operatori turistici facessero sentire ulteriormente la propria voce.
«Chiediamo di poter ripartire, dando fiducia al nostro settore e consentendoci di poter operare con maggiore libertà ma, sempre nel rispetto delle regole per la salvaguardia del bene salute. Vorremmo poter tornare a contribuire in modo importante alla crescita economica e culturale del Paese».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA