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Cosenza si prepara a un’esplosione di cultura e spettacolo con il ritorno del Festival delle Invasioni. La storica kermesse, nata nel 1998, animerà la città dal 19 al 27 luglio.


Cosenza si prepara a un’esplosione di cultura e spettacolo con il ritorno del Festival delle Invasioni. La storica kermesse, nata nel 1998, animerà la città dal 19 al 27 luglio con un programma ricco di eventi e iniziative. I dettagli dell’edizione 2024 sono stati presentati ieri mattina nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, durante una conferenza stampa, moderata da Giuseppe Di Donna, alla presenza del sindaco di Cosenza Franz Caruso, della consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza, del dirigente del settore Cultura Giuseppe Bruno, del direttore artistico Gianluigi Fabiano e della coordinatrice del Festival Carmela Caligiuri. Il Festival è candidato all’Avviso “Eventi di promozione culturale 2024” finanziato con risorse Pac 2014/2020 – Az. 6.8.3 della Regione Calabria, Dipartimento Istruzione, Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.

FESTIVAL DELLE INVASIONI

«Invasioni nasce da una filosofia ragionata, che ha visto un primo incontro nell’ottobre dello scorso anno», ha spiegato il sindaco Franz Caruso. «Abbiamo programmato il Festival delle Invasioni 2024 per ritornare alle origini, a quel luglio 1998 quando Franco Dionesalvi e l’amministrazione di allora misero in campo questa iniziativa unica. Oggi- ha proseguito il primo cittadino- noi vogliamo invadere la città con spettacoli ed eventi culturali che coinvolgano l’intera popolazione, ispirati dalla filosofia della città accogliente e solidale». Caruso ha invitato i cittadini e i commercianti della Provincia a partecipare con «proposte, progetti, prodotti pensati ad hoc per “Invasioni”. Il festival raccoglie consensi in tutta la Calabria e non solo. Non è un caso che in questo cartellone ci siano molti artisti calabresi e artisti fuori Regione».

La consigliera alla Cultura Antonietta Cozza ha sottolineato l’importanza del tema degli “Sguardi diffusi”, che mira a trasformare la visione del mondo spostando l’attenzione dalle difficoltà alle risorse, alle opportunità e alla bellezza che ci circonda. «Abbiamo tentato questa “invasione” a 360° con i colori, le musiche, i suoni, la filosofia e la passione che ci contraddistingue. Il viaggio con il sindaco e l’intero staff -ha dichiarato la consigliera- è un viaggio straordinario. Un meraviglioso cordone ombelicale si è stretto intorno a noi».

FESTIVAL DELLE INVASIONI: PROGRAMMAZIONE

La programmazione del Festival comprende una vasta gamma di eventi, tutti gratuiti, tra cui concerti, spettacoli teatrali, momenti di benessere e molto altro. Il Festival delle Invasioni 2024 vedrà la partecipazione di artisti di spicco. Si parte il 19 luglio con Big Mama, seguita da Shari e Naip. Il 21 luglio sarà la volta di Alborosie, mentre Moses e Marina Rei saliranno sul palco il 22. Carmen Consoli, reduce dal successo negli Stati Uniti, sarà protagonista del festival il 24 luglio con lo spettacolo “Terra ca nun senti”. Rosa Chemical si esibirà il 25 luglio e i Diaframma chiuderanno la manifestazione il 27 luglio.

Sono previsti sei momenti teatrali con artisti calabresi come Daniel Cundari, Renata Antonante, Maria Silvia Greco, Lindo Nudo, Dario De Luca ed Ernesto Orrico. Il 19 ci sarà anche uno spettacolo di Sergio Crocco.

L’OMAGGIO A DIONESALVI E ANTONANTE

Numerosi momenti di spettacolo. La manifestazione renderà omaggio a Franco Dionesalvi e Antonello Antonante, figure emblematiche della cultura cosentina, con un’opera dedicata a loro a cura di Renata Antonante, in programma il 25 luglio. «Il futuro, attraverso i figli, si riappropria del nostro passato», ha affermato Cozza.

SUONI, PAROLE E BENESSERE

Carmela Caligiuri, coordinatrice del Festival, ha approfondito la filosofia di “Sguardi diffusi” spiegando che: «Questo sguardo diffuso non è solo ottico, ma anche la parola è un veicolo positivo che deve far cambiare il mondo». Il festival non sarà solo musica e teatro, ma offrirà anche momenti dedicati al benessere. Una novità di questa edizione con diversi appuntamenti dedicati alla consapevolezza di sé, organizzati all’interno della Villa Vecchia e curati dalla dottoressa Anna Scaglione. «Tutto inizia dal respiro, che muove ciò che diventa suono, parola, drammatizzazione e quindi teatro», ha sottolineato Caligiuri. Un primo passo verso un futuro in cui questi momenti potrebbero diventare una parte sempre più importante del Festival.

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