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Vitaliano De Salazar

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COSENZA – Il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar, è stato nominato reggente di Azienda zero. La firma del decreto è arrivata ieri e sarà effettiva a partire dal 2 ottobre. De Salazar prima di arrivare alla guida dell’ospedale di Cosenza ha costruito una carriera come direttore dello Spallanzani e del policlinico universitario Sant’Andrea.

Ha anche presieduto tre Aziende sanitarie locali laziali e diretto i servizi funebri e cimiteriali dell’Ama di Roma. proprio ieri il commissario/presidente Occhiuto aveva assegnato gli obiettivi di mandato come “capo” dell’azienda ospedaliera di Cosenza, sui quali la valutazione spetta proprio al commissario ad acta Occhiuto. Nel frattempo però Vitaliano De Salazar si troverà a svolgere le funzioni di controllore e controllato, assumendo di fatto la guida in reggenza di azienda zero. Tra i compiti infatti c’è la redazione e valutazione degli atti aziendali delle singole entità del sistema sanitario regionale, compresa quella di Cosenza.

Non solo, Azienda zero ha un ruolo chiave nella gestione e analisi dei bilanci di tutto il sistema sanitario regionale. Non solo le singole strutture, compresa quella di Cosenza dove De Salazar mantiene il ruolo di commissario, ma anche le centralizzate: il bilancio regionale e quello della Gestione sanitaria accentrata. Stando alle linee guida di Azienda zero, peraltro stabilite ancora in aperto conflitto con i tecnici ministeriali, il commissario dovrà occuparsi anche e soprattutto della circolarizzazione del debito sanitario, validando e mettendo sotto la lente tutta la documentazione proposta dalle stesse aziende.

E ancora: il 118 e l’intero sistema di soccorso regionale, al momento delegato all’Asp di Cosenza, concorsi e assunzioni. Tutte funzioni che De Salazar dovrà dividere tra il ruolo centralizzato e quello di commissario di un ente di fatto controllato da Azienda zero. Tutti punti che portano ad una possibile incompatibilità. Non solo: De Salazar fino a pochi mesi fa era destinato anche ad assumere il ruolo di direttore generale dell’azienda ospedaliera, così come già accaduto per le Asp di Reggio Calabria e di Cosenza.

La procedura è al momento ancora in corso. L’altro paradosso, dicevamo, è quello degli obiettivi di mandato come commissario straordinario ospedaliero. Nel calderone, che è valido per tutti i direttori straordinari delle aziende, ad esclusione di Reggio e Cosenza, ci sono la riduzione dei tempi di pagamento, abbattimento delle liste di attesa, approvazione dei piani delle assunzioni con relative procedure, ma anche il miglioramento nella qualità dei servizi. E poi c’è il trattamento economico da valutare alla luce del doppio incarico.

Come commissario dell’ospedale bisognerà centrare gli obiettivi trimestrali perché, come per gli altri, «sarà determinato il corretto assolvimento della relativa obbligazione di risultato assunta con l’accettazione della nomina e garantito il compenso aggiuntivo, il cui 30% – si precisa – «è riservato al rispetto dell’obbligo di legge relativo ai tempi di pagamento, che il restante 70% sarà corrisposto al Commissario straordinario che nella valutazione avranno raggiunto la soglia minima del 50% dei singoli obiettivi assegnati. L’importo da corrispondere sarà calibrato in proporzione alla percentuale raggiunta».

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