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REAL SOCIEDAD – NAPOLI 0 – 1
REAL SOCIEDAD: Remiro 5, Gorosabel 6 (79′ Barrenetxea 5), Sagnan 5, Le Normand 5, Monreal 5, Merino 5,5 (79′ Zubimendi s.v.), Guevara 6, David Silva 7, Portu 6 (Jon B. 5), Isak 5 (67′ Jose 5), Oyarzabal (86′ Guridi).In panchina: Moya, Januzaj, Munoz, Guridi, Merquelanz, Lopez, Arambarri.All. Imanol Alguacil Barrenetxea
NAPOLI: Ospina 7, Hysaj 7, Maksimovic 6,5 , Koulibaly 8, Rui 6,5 , Bakayoko 6, Demme 6,5 (89′ Ruiz s.v.), Lobotka 6 (61′ Mertens 6) , Politano 7 (61′ Di Lorenzo 6), Petagna 6 (61′ Osimhen 5), Insigne 6,5 (22′ Lozano 7,5).In panchina: Meret, Contini, Elmas, Ghoulam, Rrahmani, Manolas.All. Gennaro GATTUSO 7
Arbitro: Craig Pawson (GB) 6,5 – Assistenti di linea: Hussin e Hatzidaki. IV uomo: Madley.Marcatore: 56′ Politano (N)
Note: terreno in discrete condizioni in una serata dalla temperatura mite. Spettatori non presenti a causa della chiusura totale ai tifosi, per contrasto al contagio. Ammoniti: Lozano (N), Le Normand (RS), Osimnen (N). Espulso al 93′ Osimhen (N) per seconda ammonizione. Calci d’angolo 2 a 2. Recuperi: 2′ e 4′
SAN SEBASTIAN. Cosa pretendere dalla squadra che ha assimilato il carattere del proprio allenatore, che non si tira indietro di fronte ai sacrifici che la gara impone, che ha nelle corde l’adeguarsi ad ogni avversario, che si permette il lusso di modificare l’undici anche con sette cambi rispetto all’ultima partita di campionato, soprattutto quando l’aspetta la compagine che è prima in classifica nella Liga? Nulla, se non la precisazione che Gattuso regala nel dopo partita, visibilmente soddisfatto per prova e risultato: ” Posso finalmente sentire questa squadra decisamente mia, è stata in campo, tatticamente discutendo, su un livello ottimo, ma qualitativamente ritengo si sia posizionata al di sotto delle reali possibilità; è una considerazione che posso fare perché sono dei ragazzi volenterosi, in condizioni fisiche eccezionali, proprio in virtù della disponibilità ed impegno mostrati in allenamento, quindi sono certo che raggiungeranno quei livelli che sono in grado di offrire.” In effetti, la diga eretta a centrocampo, con Bakayoko, Demme e Lobotka che impedivano le caratteristiche imbucate, pezzo forte dei baschi, ha consentito alla difesa di sistemarsi adeguatamente creando un secondo sbarramento guidato da un Koulibaly non in forma smagliante, di più, con le fasce presidiate da attenti e precisi Hysaj e Rui, non dimenticando che silenziosamente Maksimovic sta guadagnando punti nella scala di preferenze dell’allenatore che vede di buon occhio l’amalgama con il senegalese, più sicuro in coppia con il serbo. La nota positiva è insigne, ritornato su buoni livelli, ma in questa occasione solo per venti minuti, il tempo necessario per una giocata da fuoriclasse, quando intercettato il pallone lanciato in maniera errata dal portiere della Real, ha puntato l’area di rigore degli spagnoli, saltando con eleganza, prima David Silva e successivamente, con un tunnel, Le Normand, presentandosi davanti all’estremo difensore spagnolo, ma la conclusione si perde di poco a lato sul lato sinistro della porta difesa da Remiro: infatti al 22′ all’altezza della metà campo in avvio di una ripartenza , ferma la sua corsa, alza le braccia e fa segno alla panchina che ha avvertito dei problemi alla coscia, sgno evidente che deve abbandonare il campo, non prima di aver battuto i pugni sul terreno a dimostrazione della rabbia per trovarsi di fronte ad un riacutizzarsi del problema muscolare che lo aveva tenuto lontano dal rettangolo di gioco da circa un mese. Forse è riuscito a fermarsi in tempo non peggiorando la situazione, ma la valutazione sulle sue condizioni sarà valutata al ritorno a Napoli. Ed a questo punto si riaffaccia il dilemma che si era riscontrato nella partita di Benevento, Lozano con la presenza di insigne, spostato sulla fascia destra rende vantaggi alla squadra? La controprova viene supportata dall’ingresso incampo del messicano al posto di Lorenzino: una partita sontuosa la sua, sia in fase offensiva, con dribbling stretti a saltare sistematicamente l’avversario, che in difesa, dove rende un servigio eccezionale, fermando più volte l’azione degli avversari nella loro metà campo, costringendoli al fallo oppure rallentando il tentativo della Real di manovrare in velocità. Sull’out sinistro è efficace ed è un punto di riferimento inamovibile per l’intero reparto. E Politano e Petagna? Anche loro su standard adeguati alla volontà del trainer, il primo in sintonia con Bakayoko al momento di sferrare il micidiale tiro che si insacca alle spalle di Remiro, grazie anche ad una leggera deviazione di Sagnan, il secondo partecipando al gioco corale, e rendendosi artefice di un assist per Rui, che, giunto a confrontarsi con il pipelet basco, lo superava con un delizioso pallonetto che morbidamente si accomodava sul fondo a pochissimi centimetri dal palo sinistro della porta dell’incerto Remiro. Un leggero disappunto al momento dell’avvicendamento con Di Lorenzo lo ha mostrato sul viso, Politano, non rendendosi conto, almeno sul momento, che Gattuso stava effettuando dei cambi tattici che, pi, si sono dimostrati ancora una volta azzeccati, shierando un secondo difensore sulla linea di Hysaj, andando a rinforzare la barriera a metà campo diventandoil quarto con Bakayoko, Demme e Lozano, lasciando mertens ed Osimhen ad affondare nei possibili contropiede che potevano presentarsi. Poco o nulla hanno potuto gli uomini di Imanol Alguacil, sistematicamente costretti ad operare per vie orizzontali e quelle rare volte che hanno provato a lanciare dei palloni a centro area, hanno trovato Ospina, pronto a ricacciarli con una parata strepitosa, in occasione della conclusione ravvicinata di Portu, servito alla perfezione da Silva, quest’ultimo un mattatore nella tre quarti dello schieramento spagnolo. Una partita tattica, strameritata e vinta con coraggio ed abnegazione, sia dalla panchina che dal campo. Ed ora un nuovo appuntamento di grido nel campionato, contro una squadra sbarazzina, veloce e convinta, il Sassuolo, la cui classifica, a pari punti con il Napoli, rappresenta un biglietto da visita, nient’affatto da sottovalutare.
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