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E’ stata l’occasione per una riflessione sul Mezzogiorno l’edizione numero XXXIV del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno. Ospiti ieri a Oliveto Citra l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, e il sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico Andrea Cioffi. A dare il via alla giornata Primi al Sud, una nuova sezione del Premio Sele d’Oro che nasce per offrire una vetrina ai produttori che, nel salernitano, coniugano la ricerca di strade nuove partendo dalla tradizione culinaria. Una sfida ambiziosa che ha individuato nel maestro Alfonso Iaccarino e nel “Don Alfonso 1890” un partner di prestigio.
Quindi il confronto su “In Sud we trust. Il Mezzogiorno che merita fiducia” con Domenico Arcuri, amministratore delegato Invitalia; Luca Bianchi, direttore Svimez; Amedeo Lepore, professore ordinario Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e Luiss Guido Carli; Gaetano Manfredi, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; Carlo Marino, sindaco di Caserta; il senatore Franco Ortolani; Vincenzo Scotti, presidente della fondazione Link Campus University; Riccardo Varaldo, professore emerito, già rettore della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. A concludere i lavori Andrea Cioffi, sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico. In serata in piazza Europa la consegna dei Premi della XXXIV Edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno. Ospiti della serata dalla Sicilia a The Voice of Italy, Samuel Pietrasanta, e Amara, autrice di alcune delle più belle canzoni di Fiorella Mannoia e cantautrice di grande spessore e il vincitore di San Remo 2018 e protagonista di una delle tournée più applaudite: Ermal Meta. Per la Sezione Saggi il premio è stato assegnato al volume di Vincenzo Scotti e Sergio Zoppi, “Non fu un miracolo: L’Italia e il Meridionalismo negli anni di Giulio Pastore e Gabriele Pescatore” che ricostruisce la stagione di grande crescita economica, di profonde trasformazioni sociali e dei costumi del paese.
Ad emergere il ruolo centrale del Mezzogiorno che vissetra la fine degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ‘60 la sua stagione migliore dall’unità politica del Paese, l’unica epoca in cui si realizzò una convergenza tra il Nord e il Sud. Tre i Premi Speciali assegnati dalla giuria a figure o realtà che si sono particolarmente distinte nell’opera a favore del Mezzogiorno, a partire dalla Fondazione “Ugo La Malfa”, per il Rapporto su “Le Imprese industriali del Mezzogiorno”, giunto quest’anno alla settima edizione e lo studio attento delle imprese di media dimensione del Mezzogiorno, finalmente competitive con le omologhe del Centro-Nord, pur essendo ancora numericamente insufficienti.
“Mentre l’industria di Campania, Puglia e Sicilia – si legge nella motivazione – fa registrare valori assimilabili a quelli delle regioni del Centro-Nord, il resto del Sud arranca e in qualche caso arretra. In questo quadro, le analisi della Fondazione contribuiscono a fornire non solo maggiori e più dettagliati dati di conoscenza della realtà produttiva meridionale, “accendendo una luce” anche sulle capacità imprenditoriali, ma anche indicazioni e spunti per l’attuazione di politiche industriali in grado di diffondere i loro effetti a tutto il Mezzogiorno e di ridurre il divario con il Nord”. Un premio speciale è stato assegnato anche all’imprenditore Marco Zigon, presidente del gruppo “Getra”, che opera nel settore energetico campano. Zigon è a capo dell’azienda di famiglia fondata a Napoli nel 1949, con sede principale a Marcianise. Tra il 1994 e il 1999 è stato vicepresidente vicario dell’Unione industriali di Napoli. Un riconoscimento all’impegno culturale della sua Fondazione “Matching Energies” a favore del Mezzogiorno. Premiata anche Gloria Giorgianni, amministratore delegato di “Anele”, società di produzione di contenuti audiovisivi, multimediali, televisivi e cinematografici. L’idea della Giorgianni è quella di coniugare contenuti eccellenti con una forma di linguaggio innovativa. Per la sezione Michele Tito – giornalismo il premio è andato a Ilvo Diamanti per la carta stampata.
Un premio per le approfondite e lucide analisi anche recenti sulla società e sull’economia italiana. “Le sue valutazioni – si legge nella motivazione – hanno guardato al Mezzogiorno e ai suoi chiaro-scuri con l’obiettivo di coniugare cultura e sviluppo”. Premio anche per Duilio Giammaria per il programma RAI “Petrolio” (servizi televisivi), programma televisivo di approfondimento innovativo, capace di raccontare le incredibili risorse italiane, garantendo un’informazione corretta e differenziata. Per la Sezione Euromed il premio è andato alla tesi di laurea magistrale di Andrea Ramazzotti, “Popolazione e trasporti in Italia dal 1861” – “Population and Transport in Italy since 1861: Hierarchies, Dynamics, Growth”, che studia la distribuzione spaziale della popolazione italiana tra il 1861 e il 1991 ad un elevato dettaglio geografico. E mette in evidenza come nel Sud luoghi di medie dimensioni abbiano aumentato la quota di popolazione rispetto alle città storicamente con maggiori dimensioni, come Napoli. Per la Sezione Bona Praxis il premio è andato a Riccardo Dalisi, architetto e designer di fama internazionale, tra i primi a proporre il concetto di architettura partecipata. I progetti di Dalisi sono tra le proposte più innovative e interessanti del panorama internazionale dell’architettura. Lontane dalle inutili dimostrazioni di potenza edificatoria di alcuni architetti, nascono dalla realtà viva, pulsante e contraddittoria di Napoli e del Mezzogiorno. Premio Speciale degli Enti Locali ad Alfonso Iaccarino, protagonista e ambasciatore indiscusso nel mondo della cultura gastronomica
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