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SALERNO. La temono un po’ tutti, dopo il mancato, ma non avrebbe significato uno scandalo (lo è stato il pasticcio VAR con la complicità del direttore di gara, Marcenaro ndr), successo contro la regina degli scudetti: non si è dimostrata la “vecchia signora”, ma una rattrappita anziana su una sedia a rotelle, la compagine di un Allegri sempre più in odore di contestazione (già manifestata dopo il flop in Champion’s ndr), ma alla magra figuraccia ha contribuito, e non poco, il team affidato a Nicola, sempre più leader, anche in campo, vista la vicinanza, per farsi ascoltare e per ammonire i suoi, con la linea laterale: “Compatta, dinamica, forte e con un’identità costruita l’anno scorso nella seconda parte del campionato, rinforzatasi quest’anno ed ora è lì, avvalendosi di uno stadio caldissimo, come noto” ed è proprio l’avversario di domani che stila la valutazione dei granata, il trainer Barone, che a differenza della Salernitana, non riesce, con i salentini, ad ottenere risultati convincenti nonostante il bel gioco ed alcune individualità di spicco, come lo zambiano di Lusaka, Lameck Banda.

Non sorprendono i sette punti ottenuti dalla Salernitana, a valle di cinque risultati utili consecutivi, l’ultimo dei quali ha mandato in sollucchero dirigenza, tifosi, semplici simpatizzanti. Inevitabile che il passato galvanizza, ma non deve arrestare il cammino che deve condurre quanto prima verso situazioni di classifica tranquille, ottenendo punti contro chi, alla vigilia, rientrava nelle contendenti alla salvezza (Samp ed Empoli, fermate all’Arechi), e, lo si spera, il Lecce: ”Nonostante abbiamo fatto un’ottima prestazione a Torino, nel secondo tempo non siamo stati molto aggressivi, è un aspetto su cui dobbiamo migliorare. Ci sono anche altre cose da migliorare, come essere più incisivi, più precisi nei passaggi. Nel calcio in generale bisogna sempre essere in grado di essere aggressivi, le strade per essere vincenti, per centrare un risultato non sono poi tante”, tuona Nicola per chiarire quanto sia importante dimenticare quanto di positivo dimostrato a Torino, e non farsi recuperare due reti, avendo a disposizione un contropiede di qualità. Perse le gare con Inter (nel recupero), Sassuolo e Torino, non ha mai demeritato, anzi risultati bugiardi, e non ha trovato dalla sua nemmeno il VAR corretto, impattando con il Monza, non è avversario da sottovalutare, tutt’altro: “Per preparare la gara con il Lecce abbiamo dovuto resettare velocemente giocando di venerdì. Abbiamo studiato il Lecce, ha subito pochi gol, ho visto la partita con il Napoli. Riescono a rimanere ben organizzati per tutto l’arco della partita, mi aspetto una squadra che sappia alzare bene il baricentro del gioco e che verrà qua per fare punti”.

Con la squadra che gira proprio come lei desidera, la sosta post gara, per le amichevoli delle nazionali, non è gradita? “Aspettiamo questa partita per fare un primo bilancio. Sappiamo che poi avremo otto partite e poi una sosta più lunga. In questo periodo ci organizzeremo il lavoro anche in base alle assenze degli atleti impegnati in Nazionale” Sulle interpretazioni della sala VAR sistemata a Lissone, Nicola glissa, mentre Barone suggerisce: “La chiamata dalla panchina potrebbe essere una soluzione in certi casi. Però resto sulla linea della correttezza e del rispetto sempre e comunque da parte nostra. Le possibilità di sviluppo tecnico sono tante, però non vorrei che una nostra classe arbitrale che è sempre stata tra le migliori venga svilita in questo modo. L’obiettivo è mantenere sempre alta la regolarità e lo spettacolo del calcio, è quello che vogliamo tutti”. Le dichiarazioni sulle formazioni da schierare non riscontrano, da ambo le parti, segreti dell’ultima ora: “Abbiamo fatto le nostre prove – afferma Nicola – per ovviare all’assenza di Fazio, uno tra Gyomber, che sta bene, e Pirola, giocherà al suo posto. Abbiamo un roster di difensori che ci permette di giocare come braccetto o centrale. Di solito io scelgo in base all’avversario, alle caratteristiche del giocatore e come sta in quel preciso momento;siamo nella fase in cui dobbiamo migliorare quando la palla ce l’hanno gli avversari, della scelta del gioco, e la mentalità deve essere quella umile”. Sulla sponda Lecce, l’allenatore non nasconde l’undici: “Strefezza è rientrato ed è disponibile, ha fatto un allenamento e mezzo e lo considero pronto. Devo vedere se lo sarà dall’inizio, in ogni caso dobbiamo farci trovare tutti pronti. Gonzalez non era partito dall’inizio perché a causa delle tante gare ravvicinate non aveva fatto una settimana intera di lavoro:è tra coloro che avevano giocato di più, dunque l’ho fatto rifiatare anche perché è giovane. Umtiti sta facendo bene e sta migliorando ogni giorno. È solo un discorso di condizione, non era abituato ai carichi che stiamo facendo visto il lungo stop. È chiaro che ci sono tanti compagni che stanno facendo bene, ma quando ci sarà l’occasione giocherà”. Squadre non catenacciare, pubblico numeroso, con oltre duemila supporters salentini, arbitro (Doveri) in buono stato di forma: non potrà mancare spettacolo, sul rettangolo di gioco e fuori.

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