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Al via la seconda edizione de “Il Vino del Tuffatore – Archeologia e dieta mediterranea” l’11 e il 12 novembre, nel Museo di Paestum.
Un incontro tra archeologia, enologia e medicina, con relazioni e tavole rotonde; a partire dal pomeriggio di venerdì e per tutta la giornata di sabato, nel museo si potranno degustare vini di aziende locali e nazionali che concorrono per il premio “Il Vino del Tuffatore”. Nella serata di sabato un comitato di esperti sceglierà il vincitore dell’edizione 2016 e il vino selezionato come vincitore potrà fregiarsi del titolo di “Vino del Tuffatore”.
“Quest’anno c’è anche il Tuffatore, che è ritornato dalla mostra Mito e Natura – dichiara il direttore Gabriel Zuchtriegel, – le pareti della tomba mostrano un banchetto greco e nella mia relazione cercherò di spiegare come il vino e Dioniso c’entrano con la scena del tuffo e con la dieta mediterranea, che non significa solo cibo, ma anche uno stile di vita.”
Quindici le aziende vitivinicole che parteciperanno all’evento, in arrivo da tutta le zone della Campania, in particolare dal Salernitano, ma anche dalla Sicilia, Toscana e Puglia.
L’inizio dei lavori è previsto venerdì alle ore 16.00 con una conferenza dal titolo “Il vino del tuffatore: nuove ricerche a Paestum e in Magna Grecia”, a cura del direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel; a seguire la prof.ssa Elisabetta Moro interverrà sul tema “Ancel Keys e la sindrome del tuffatore”, mentre il prof. Marino Niola parlerà di “Il fermento di-vino”. I lavori si concluderanno con l’intervento del prof. Giuseppe Festa direttore del Corso di Perfezionamento Universitario in “Wine Business” dell’Università degli studi di Salerno sul tema “Marketing del vino, del territorio e del turismo”.
La mattinata di sabato si aprirà con la visita guidata al Museo da parte del Direttore del Parco; a seguire tavola rotonda con presentazione della guida catalogo delle Aziende Vitivinicole e Vinicole della Campania, edizione 2016 realizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier Campania e Regione Campania.
Nel pomeriggio, nella Sala Santuari del Museo, laboratori dal titolo “Analisi organolettica sul vitigno Aglianicone” e “Analisi organolettica e abbinamento vino-formaggio”, entrambi a cura dell’AIS Campania.
Alle 20 l’attesa consegna del Premio “Il Vino del Tuffatore”.
Un comitato di esperti sceglierà il vino che comprende in sé qualità enologica (in termini di analisi organolettica), versatilità gastronomica (intesa come capacità di abbinamento ai piatti della dieta mediterranea) e proiezione internazionale (ossia lo spirito di proporsi come un vino di radici mediterranee, ma capace di parlare al mondo intero).
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