X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

L’Ospedale Da Procida di Salerno, una struttura che rischiava di essere chiusa sotto la precedente amministrazione regionale, sta per trasformarsi in un punto di riferimento per la riabilitazione in Campania e nel Sud Italia.


SALERNO – L’Ospedale G. Da Procida di Salerno, una struttura che rischiava di essere chiusa sotto la precedente amministrazione regionale, sta per trasformarsi in un punto di riferimento per la riabilitazione in Campania e nel Sud Italia. Grazie a un intervento deciso del governo regionale guidato dal presidente Vincenzo De Luca, l’ospedale diventerà infatti il nuovo Polo di Riabilitazione regionale, destinato ad accogliere pazienti con lesioni cerebrali, lesioni midollari e altre patologie neurologiche, cardiologiche e traumatologiche.

OSPEDALE DA PROCIDA DI SALERNO: RISTRUTTURAZIONE

In visita all’ospedale per un sopralluogo sui lavori di ristrutturazione in corso, ieri mattina 5 dicembre 2024, De Luca ha sottolineato il valore di questo progetto, dichiarando: «L’ospedale Da Procida era destinato ad essere chiuso con il governo regionale precedente. Lo abbiamo salvato e abbiamo deciso di creare qui il polo della riabilitazione regionale. In Campania non esisteva una unità spinale, pazienti che hanno lesioni cerebrali sono costretti ad andare fuori regione per farsi curare. Avremo qui una struttura molto bella con una settantina di posti letto e la possibilità di accogliere pazienti con lesioni cerebrali, di fare riabilitazioni importanti di carattere cardiologico, traumatologico, neurologico. Avremo anche dei miniappartamenti per i familiari e la possibilità di utilizzare piscine e palestre per la riabilitazione».

OSPEDALE DA PROCIDA DI SALERNO: I SERVIZI DEL NUOVO POLO

Il nuovo polo avrà una capacità complessiva di 97 posti letto, suddivisi tra Unità Spinale, Neuroriabilitazione, Centro Risvegli, Rianimazione, Ortotraumatologia riabilitativa, Cardiologia, Neurologia e Pneumologia riabilitativa. Il progetto esecutivo prevede anche strutture innovative e di supporto per i pazienti e le loro famiglie: mini appartamenti per i pazienti in fase di pre-dimissione, stanze per i familiari, una piscina e due palestre, una delle quali sarà dedicata alla riabilitazione robotica. Inoltre, l’ospedale sarà dotato di una ausilioteca, una officina ortopedica, una sala multimediale, locali per la terapia occupazionale e spazi esterni riqualificati, con un percorso natura, un campo da basket e aree per attività di giardinaggio.

«Sarà davvero una struttura di eccellenza che darà la possibilità alle famiglie con questi problemi di non dover emigrare in Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio per curare i propri familiari. Siamo molto soddisfatti. Era una battaglia in corso da anni», ha proseguito De Luca, sottolineando come l’investimento complessivo di 58 milioni di euro rappresenti una risposta concreta alle esigenze di pazienti e familiari, senza più la necessità di emigrare verso altre regioni per ricevere cure specialistiche.

SERVIZI AVANZATI

L’ospedale, che sarà operativo nel giro di pochi anni, offrirà anche servizi avanzati di diagnostica, farmacologia e terapia, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento nazionale per la riabilitazione delle lesioni spinali e cerebrali. De Luca ha concluso il suo intervento con una nota di soddisfazione: «Un investimento di 60 milioni di euro che si aggiunge all’apertura – credo entro questo mese – del cantiere per l’ospedale del nuovo Ruggi d’Aragona. Siamo finalmente arrivati alla fine di quest’altro calvario».

Questo progetto segna una tappa importante per la sanità campana, con l’ambizione di offrire cure avanzate, una struttura moderna e accogliente, non solo per i pazienti, ma anche per le loro famiglie, restituendo alla regione un ruolo centrale nell’ambito delle riabilitazioni specialistiche.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE