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Le novità della riforma del Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi. Se ne parlerà domani (martedì 26 settembre) a Battipaglia in un convegno organizzato dalla Cassa Rurale. Sarà presente il presidente del Comitato di indirizzo del RTI gestore del Fondo di Garanzia per le PMI, Guglielmo Belardi.
Quali saranno i possibili nuovi scenari che si apriranno attraverso la riorganizzazione di quello che rappresenta uno dei principali strumenti di politica industriale del Paese, il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, strumento che ha permesso a moltissime piccole e medie imprese, cuore pulsante dell’economia italiana, di sopravvivere durante la crisi, favorendone l’accesso al credito?
Di questo si parlerà nel corso di un convegno organizzato dalla Cassa Rurale Bcc di Battipaglia, per domani, martedì 26 settembre 2017, a partire dalle ore 16,00, presso il Majestic Business Center di viale Brodolini (zona industriale) di Battipaglia. All’incontro parteciperà il numero uno del Comitato di indirizzo del RTI gestore del Fondo, Guglielmo Belardi, che illustrerà le novità della riforma e le nuove opportunità. Con lui ci sarà Sandro Di Cicco di Iccrea BancaImpresa e i vertici aziendali della Cassa Rurale di Battipaglia, il presidente Silvio Petrone e il Direttore Generale, Fausto Salvati, che illustreranno il supporto particolare che può offrire la cooperazione di credito, e in particolare la Bcc locale, alle Piccole e Medie Imprese del territorio.
Nell’ultimo quinquennio il Fondo Centrale di Garanzia ha effettuato circa 442.000 interventi, raccogliendo finanziamenti erogati dalle Banche alle PMI per oltre 40 miliardi di euro; solo nell’ultimo anno (2016), il Fondo ha effettuato circa 17.000 operazioni rappresentative di finanziamenti per 16,7 miliardi di euro, garantendo un importo complessivo di 11,6 miliardi di euro.
La riforma, che interviene su uno strumento ormai collaudato e ben funzionante, mira principalmente ad una maggiore razionalizzazione delle risorse disponibili con un focus sugli investimenti e sulla collaborazione tra lo Stato e le Regioni, nell’ottica di efficientare l’utilizzo dei fondi disponibili.
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