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“Dieci milioni di euro per le necessità delle famiglie ad un tasso estremamente basso ed erogazioni rapidissime per combattere l’usura”. Questo il pacchetto annunciato da Silvio Petrone, presidente di quella che dal 1° gennaio è Banca Campania Centro – Cassa Rurale Artigiana. Questa infatti la nuova denominazione della Cassa Rurale e Artigiana di Battipaglia e Montecorvino Rovella, all’indomani della fusione con la Banca di Salerno e il nuovo e importante riposizionamento della cooperativa di credito nata 104 anni orsono sul territorio campano. “Proprio questa attenzione alle necessità delle famiglie e alla lotta all’usura – ha spiegato il presidente Petrone nel corso di una conferenza stampa, dove era affiancato dal direttore, Fausto Salvati – rappresenta in un certo senso la fedeltà e la coerenza ai valori che hanno sempre caratterizzato la nostra Cassa Rurale. Il cambiamento di denominazione vuole rispondere alle esigenze di un territorio sempre più vasto, ma senza tradire la nostra mission, simboleggiata da quel Cassa Rurale e Artigiana che rimane come identità, anzi, riuscendo a renderla più efficiente attraverso servizi rivolti alle persone e alle comunità che rispondano a questi valori”. Su queste idee si baserà il pacchetto famiglia, fatto di finanziamenti a tassi agevolati e a procedure più rapide ed agevoli, con garanzie minime, per permettere alle persone di venire incontro a quelle esigenze che sempre più spesso diventano difficili da realizzare, da un matrimonio, all’arredamento, all’auto, ma anche all’adozione di un bambino o ad emergenze che potrebbero sopravvenire.

Servizi alla persona e al territorio che si avvalgono già di altre realtà create dall’interno della Cassa Rurale, come la Fondazione Cassa Rurale Battipaglia, l’Associazione Mutualistica Padre Giovanni da Montecorvino, la Cooperativa edilizia Il Melograno, l’associazione dei giovani soci Kairòs, le cooperative sociali e altro ancora.

Altro obiettivo sottolineato da Petrone è quello di far crescere ulteriormente la compagine sociale: “Oggi siamo quasi 7000 soci, vogliamo diventare 10.000 entro tre anni. Anzi – ha proseguito – sarebbe bellissimo che tutti i nostri attuali 40.000 clienti divenissero tutti Soci. In questo modo la capacità di fare rete e di fare cooperazione, crescerebbe ulteriormente a beneficio anche delle comunità di appartenenza”.

Continuerà inoltre l’impegno per lo sviluppo delle imprese. “Il progetto Banca delle Qualità Campane, realizzato in collaborazione con Fondazione Symbola, una delle più importanti realtà nazionali per la tutela della Qualità – ha chiarito Petrpne – sta proseguendo. Anche qui l’obiettivo, ora, è quello di creare reti tra le imprese che Symbola ha individuato come eccellenze del territorio. Ed è significativo come molte di queste imprese non siano nostre clienti o Socie, ma a noi sta a cuore lo sviluppo del territorio, per questo abbiamo finanziato questo progetto senza guardare se i soggetti individuati da Symbola fossero o meno nostri clienti. Se lo sviluppo del territorio cresce, cresce anche il benessere delle nostre comunità e dei nostri Soci”.

Oggi Banca Campania Centro ha circa 7000 soci, 130 milioni di euro di patrimonio, 26 filiali, un territorio di competenza fatto di 39 comuni nelle province di Salerno e Avellino, 40.000 clienti, 180 dipendenti e un CET1, l’indice di solidità di una banca del 23,1%, contro una media nazionale del sistema bancario di circa il 13%.

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