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Pompei, Oplontis, Antiquarium di Boscoreale e, per la prima volta, la Villa San Marco di Stabia, con “Stabiae Nocte”, che avrà ingresso gratuito. A partire da venerdì 27, fino al 28 settembre – dalle ore 20,30 alle ore 23,30 -, tornano i percorsi illuminati nei siti archeologici vesuviani, nell’ambito dei progetti di valorizzazione 2018 promossi dal Ministero per i beni e le attività culturali. Sette euro costerà l’ingresso a Pompei per vivere di notte non solo un percorso illuminato in modo suggestivo, ma anche per l’emozione di ascoltare voci, rumori e suoni degli attimi di vita quotidiana dell’antica città. Da Porta Marina, oltrepassate le Terme Suburbane, poco fuori la cinta muraria e l’accesso dalla via del mare, le grida e le attività di artigiani e lavoratori provenienti dalle botteghe di via marina (la bottega del panettiere e il negozio di Furius), i rumori e le chiacchiere della padrona di casa nella Domus di Trittolemo, i suoni e le voci che accompagnano e raccontano i ludi (giochi) in onore di Apollo nel Santuario omonimo, e ancora il ritmo dei tamburi e delle musiche delle sacre cerimonie di culto per il supremo Giove, al Capitolium (o Tempio di Giove), la confusione del Mercato (il Macellum) e le attività dei fulloni (i lavandai) presso l’Edificio di Eumachia, scandiscono le tappe di questo viaggio nel passato. Dopo la Basilica, l’antico palazzo di Giustizia, l’itinerario si conclude, uscendo dal Tempio di Venere, con la visita all’ Antiquarium e ai reperti esposti nelle mostre in corso.
Due euro è il costo dell’ingresso alla Villa di Poppea ad Oplonti, come all’Antiquarium di Boscoreale. Quattro le serate ad ingresso gratuito il 28 luglio, 4 e 11 agosto, 1 settembre, che prevedono possibilità di visite guidate nella Villa San Marco a Castellammare di Stabia, alle ore 21 e alle 22, accompagnati da una guida, che culminerà con l’ascolto della lettera di Plinio il Giovane a Tacito, letta dall’attore Luigi Vernieri, contenente il racconto degli ultimi istanti di vita dello zio, Plinio il Vecchio, morto proprio a Stabiae, vittima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Possibilità anche di visita libera dalle 20,30 alle 23,30.
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