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Bilancio del Comune di Salerno, chiesto al prefetto lo scioglimento del consiglio comunale. La richiesta proviene dall’avvocato Oreste Agosto, candidato sindaco del gruppo civico La Città dei semplici e della lista civica Figli delle Chiancarelle. «Il 31 maggio è scaduto il termine per l’approvazione del Bilancio Provvisorio 2021 e del Consuntivo 2020 – spiega Agosto in una nota-. A seguito del d.l. n.73 del 25 maggio 2021, per gli enti, comune il Comune di Salerno, che hanno incassato le anticipazioni di liquidità per pagare passività pregresse, il termine per l’approvazione dei detti bilanci è stato differito al 31 luglio. Ad oggi non è stato ancora convocato il consiglio comunale per tale data. Questo dimostra il fallimento dell’amministrazione comunale che ha causato una massa debitoria di natura finanziaria di ben € 369 milioni mentre quella complessiva era pari a 532 milioni». Secondo Agosto «con l’andamento del 2020 e le due ultime anticipazioni per 68 milioni, l’indebitamento globale ha verosimilmente superato, di gran lunga, il livello dei 620 milioni di euro. Cifre iperboliche per una Città con ridotte potenzialità economiche». Il consiglio comunale convocato per lo scorso 26 luglio ha previsto una serie di provvedimenti finanziari. «Tra i quali – ricorda Agosto – la delibera della tariffa Tari 2021, e l’approvazione del piano di vendita di beni di proprietà della comunità con l’evidente finalità di acquisire risorse per coprire gli ingenti debiti dell’Ente».
«Volete vendere – accusa Agosto – gli stabilimenti balneari di Via Clark (Beni anche
demaniali che mettete in vendita per L’interesse di chi?), La Fattoria di Eboli, Il
terreno sulla sommità di Sala Abbagnano, Cupa Siglia, Piazza Mazzini, Via Vinciprova, immobili In Zona Orientale, oltre a molti terranei e altri fabbricati che fanno parte del patrimonio dei cittadini e che dovreste sentire anche vostri. Una situazione drammatica e non più tollerabile. Dopo una serie di richieste al sindaco, ai consiglieri ed ai revisori dei conti, ieri ho richiesto espressamente alla Prefettura di attivare il doveroso procedimento amministrativo che, in caso di ulteriore inadempimento, porterà allo scioglimento del consiglio comunale. Di tale situazione debitoria, si assumeranno la responsabilità, di fronte ai cittadini salernitani, non solo il sindaco e la sua giunta, ma anche i consiglieri comunali».
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