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Il procuratore aggiunto Rocco Alfano e il sostituto procuratore Guglielmo Valenti oggi hanno formulato le loro richieste, chiedendo una pena di un anno e sei mesi di reclusione per il governatore. La Procura di Salerno ha chiesto di condannare Vincenzo De Luca ed altre sei persone nel processo d’Appello per la realizzazione del Crescent, l’edificio a forma di mezzaluna in piazza della Libertà, vicino al lungomare. I fatti contestati sono legati all’epoca in cui De Luca era sindaco di Salerno. Contestualmente la pubblica accusa ha richiesto di sequestrare l’area su cui è stato realizzato il Crescent, l’opera progettata da Ricardo Bofill. La Procura, inoltre, ha chiesto una condanna di un anno e due mesi anche per Lorenzo Criscuolo, Matteo Basile, Annamaria Affanni, Giovanni Villani; per Eugenio Rainone e Rocco Chechile la richiesta è di un anno e quattro mesi. Nella prossima udienza è prevista la discussione degli avvocati delle parti civili Italia Nostra e No Crescent. In primo grado il procedimento si era chiuso con una pioggia di assoluzioni per tutti gli imputati. «La requisitoria del Pg ha riproposto una chiave di lettura alternativa, già vagliata scrupolosamente dal Tribunale e non accolta poiché – dichiara l’avvocato Andrea Castaldo, uno dei difensori del governatore – il dibattimento ha provato la legittimità piena dell’operato della pubblica amministrazione. Non pare siano stati offerti materiali nuovi; i consulenti tecnici che la Corte di Appello ha doverosamente sentito si sono limitati a ribadire le loro conclusioni, anche esse ritenute infondate dal Tribunale. Il collegio difensivo del Presidente De Luca resta fiducioso come sempre degli esiti e nella relativa discussione approfondirà ogni aspetto».

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