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2 minuti per la letturaIl presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso forti critiche nei confronti della legge sull’autonomia differenziata e ha dichiarato la sua solidarietà alla Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
OLIVETO DI CITRA (SALERNO) – Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso forti critiche nei confronti della legge sull’autonomia differenziata, nota come “legge Calderoli”, durante un evento a Oliveto Citra, in provincia di Salerno. De Luca ha dichiarato la sua solidarietà alla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), che aveva sollevato preoccupazioni in merito alla legge, definendo intollerabili le polemiche che ne sono derivate.
RISCHI LEGGE AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Il governatore campano ha sottolineato i rischi che questa legge comporta, in particolare per il settore della sanità e dell’istruzione pubblica. Ha evidenziato come l’autonomia differenziata possa permettere alle regioni del Nord di stipulare contratti integrativi regionali per il personale sanitario e scolastico, penalizzando così le regioni del Sud. De Luca ha criticato l’idea che l’autonomia differenziata possa essere attuata senza costi aggiuntivi per lo Stato, mettendo in dubbio la possibilità di garantire livelli essenziali di prestazione in queste condizioni.
«Autonomia differenziata significa che una regione del Nord può fare contratti integrativi regionali per il personale sanitario, il che significa che la sanità del Sud è morta, lo stesso può avvenire anche per il personale scolastico. Il tempo del gioco delle tre carte è finito. La legge prevede che l’autonomia differenziata debba essere realizzata senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato. In queste condizioni, come si trovano le risorse per garantire livelli essenziali di prestazione», ha dichiarato De Luca.
De Luca ha anche respinto la narrazione secondo cui il Sud sarebbe sinonimo di inefficienza e parassitismo, dichiarandosi pronto a sfidare le regioni del Nord sul terreno dell’efficienza amministrativa, della gestione dei bilanci e della trasparenza. Il governatore ha ribadito il suo impegno a proseguire la battaglia contro la legge, evidenziando l’importanza di un dibattito onesto e di una politica che non penalizzi ulteriormente le regioni meridionali.
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