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Svolta a Castellabate nelle indagini sull’omicidio di Silvia Nowak, il compagno Kai Dausel è stato fermato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.


CASTELLABATE (SALERNO) – Dopo settimane di indagini, è arrivata una svolta nell’omicidio di Silvia Nowak. La donna 53enne tedesca trovata senza vita e carbonizzata a Castellabate lo scorso ottobre 2024. All’alba di oggi, 16 dicembre 2024, i Carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di Kai Dausel, il compagno della vittima, accusato di omicidio e distruzione di cadavere.

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L’arresto è il culmine di un’indagine complessa e delicata, condotta dai militari dell’Arma. Sin dai primi momenti, i militari hanno lavorato per ricostruire le ultime ore di vita della donna e individuare il responsabile di questo efferato delitto. Secondo quanto emerso dalle indagini, Silvia Nowak sarebbe stata uccisa all’interno della propria abitazione. E, solo successivamente il corpo sarebbe stato trasportato nel luogo del ritrovamento, dove è stato dato alle fiamme nel tentativo di cancellare ogni traccia. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno, si sono avvalse di una serie di elementi probatori, tra cui testimonianze, analisi scientifiche e rilievi tecnici sulla scena del crimine.

DOPO L’OMICIDIO E IL RITROVAMENTO A CASTELLABATE DEL CORPO DI SILVIA NIWAK LE INDAGINI VENNERO CONCENTRARE SUL COMPAGNO DELLA DONNA

Il corpo venne ritrovato il 18 ottobre 2024i intorno alle ore 11. Sono stati agendi della Polizia Locale a individuare il corpo senza vita della donna. Il cadavere, in evidente decomposizione, si trovava in un’area adiacente l’abitazione della coppia. Circostanza questa che ha indotto i militari dell’Arma a sentire nuovamente il marito della vittima. Fino a giungere alla svolta dell’omicidio di Nowak avvenuto a Castellabate con il fermo indiziato del compagno della donna di origine tedesca.

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