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I danni al portone di casa del sindaco di Castel San Giorgio

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Escalation inquietante nelle ultime ore nel Salernitano: a meno di 24 ore una dall’altra 2 bombe carta esplodono sotto le case di due sindaci

SALERNO – Escalation inquietante nel Salernitato con due bombe carta fatte esplodere davanti la casa di due sindaci a distanza di un giorno una dall’altra.

Il primo atto intimidatorio gli anonimi (si spera solo per ora anonimi) criminali lo hanno realizzato il 7 aprile 2023 ai danni del sindaco di Roccapiemonte, Carmine Pagano, facendo esplodere un’ordigno davanti al cancello dell’abitazione del primo cittadino. In casa c’erano alcuni familiari ma non il sindaco che si trova fuori città. L’esplosione ha provocato qualche danno.

Su questo primo episodio hanno avviato accertamenti i carabinieri della compagnia di Mercato San Severino che hanno effettuato tutti i rilievi per provare a ricostruire quanto accaduto.

Il secondo episodio, invece, è avvenuto oggi 8 aprile 2023, a meno di 24 ore dalla prima intimidazione. In questo caso la bomba carta è esplosa in via Ferrentino, nel comune di Castel San Giorgio. Qui ha danneggiato il portone dell’edificio in cui vive il sindaco Paola Lanzara. Non si registrano feriti ma sono rimaste coinvolte nell’esplosione anche alcune auto parcheggiate lungo la strada.

L’attenzione dei carabinieri, che hanno avviato accertamenti anche sul secondo episodio, è rivolta a verificare se le due intimidazioni sono collegate tra loro.

BOMBE CARTA CONTRO I SINDACI NEL SALERNITANO, LA SOLIDARIETÀ

«Si faccia chiarezza su questi episodi e su quelli dei mesi scorsi ai danni degli amministratori locali del comprensorio. Lavoriamo tra mille difficoltà. Abbiamo bisogno del sostegno concreto dello Stato», ha scritto Carmela Zuottolo, sindaco di San Marzano sul Sarno.

Solidarietà è stata espressa da Mario Polichetti, primario della Gravidanza a rischio dell’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno, già candidato a sindaco di Roccapiemonte e dirigente sindacale della Uil Fpl Salerno. «Conosco la sensazione che sta provando il sindaco di Roccapiemonte: minacce, ordigni rudimentali ed altre tecniche di intimidazione non solo accettabili in un Paese democratico come il nostro. A lui va tutta la mia stima umana e gli dico di non abbattersi. Mi auguro che la Magistratura faccia al più presto luce su questa vicenda». 

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