Carabinieri
1 minuto per la letturaL’indagine, che ha portato agli arresti, ha messo in luce come il porto di Salerno era diventato uno snodo per il traffico di droga dal Sud America.
SALERNO – Un’operazione del Ros coordinati della Procura di Salerno ha portato alla luce un traffico di droga su larga scala dove il porto di Salerno era utilizzato come snodo per l’importazione dal Sud America. L’indagine si è conclusa questa mattina, 30 aprile 2024, con all’arresto di 15 persone, accusate di far parte di un’associazione a delinquere transnazionale dedita al narcotraffico.
Tra i reati contestati dalla procura salernitana, tutti con l’aggravante mafiosa, figurano anche il furto, la ricettazione e la minaccia.
Tra gli indagati risultano anche persone ritenute affiliati alle cosche di ‘ndrangheta degli Alvaro, di Sinopoli a Reggio Calabria.
Secondo gli investigatori, al capo del gruppo di narcotrafficanti ci sarebbe Carmine Ferrara. Sulla scorta delle emergenze acquisite dagli investigatori, sarebbe stato Ferrara a svolgere la funzione di intermediario tra i narcotrafficanti stranieri e quelli italiani.
L’operazione odierna eseguita dai Ros che ha portato agli arresti per traffico di droga al porto di Salerno, rappresenta l’epilogo di un’indagine più ampia, iniziata nel marzo 2023, che ha visto ben 220 chilogrammi di cocaina sequestrati a bordo di una nave battente bandiera libanese proveniente dall’Ecuador. La droga era nascosta all’interno di un container. Quel sequestro venne portato a termine dai carabinieri e la Guardia di Finanza, che ha fornito il necessario supporto nella fase dei vari riscontri.
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