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Si doveva celebrare un risultato positivo, con la riapertura della statale 163 Amalfitana, a due mesi dalla frana. Ma ad Amalfi, perla dell’omonima Costiera, la passerella dei politici attira la contestazione degli operatori del turismo. «Sei un buffone» grida un contestatore al governatore De Luca. Un lancio di uova, invece, accoglie il sottosegretario alle infrastrutture, Giancarlo Cancelleri. «Oggi non è scoppiata la rabbia sociale, purtroppo – scrive sui social l’esponente del M5S- un individuo isolato che non si trovava fra i manifestanti ha pensato di rovinare tutto gettando qualche uovo e chiaramente a quel punto le forze dell’ordine mi hanno allontanato. L’individuo in questione è stupido 3 volte: ha rovinato 6 uova con le quali ci avrei fatto una succulenta frittata; avendo una mira pessima le ha praticamente gettate a terra; ha rovinato l’immagine dei rumorosi ma pacifici manifestanti. Io però non mi faccio fregare nè da lui, nè dai giornali che titolano troppo facilmente che i manifestanti l’avevano con me, tant’è che poco dopo ho incontrato una loro delegazione che prima si è scusata per l’accaduto e poi mi ha rappresentato il loro disagio dovuto al coprifuoco. Uno di loro ha pianto e ho cercato di consolarlo, momento davvero difficile nel quale ho cercato di dimostrare la mia vicinanza, comprensione e soprattutto il mio impegno per tornare immediatamente alla normalità quando sarà possibile e uno sforzo ancora più significativo per i ristori da parte del governo». Cancelleri, semmai, ce l’ha con altri. «Oggi, ospite di una terra meravigliosa – aggiunge il sottosegretario-, mi sarei aspettato invece un educato “benvenuto” dal padrone di casa, mi riferisco al presidente De Luca, che invece ha pensato bene di utilizzare i manifestanti, fare polemica e fomentarli contro di me dicendo loro: “tra poco arriva l’esponente di governo, alzate i cartelli quando passa ecc ecc”. Amalfi resta uno splendore e la gente, incazzata e stanca, va ascoltata, non strumentalizzata». I dimostranti gridano «vergogna, ladri». Espongono il cartello «l’economia è morta», chiedendo la riduzione del coprifuoco. «Abbiamo perso tutto e – dicono – se andiamo avanti così non avremo alcuna speranza». La riapertura della statale passa quasi in cavalleria. Lo scorso 2 febbraio, era stata interessata da una grossa frana dal versante roccioso Vagliendola. Lo smottamento aveva spezzato in due la Costa d’Amalfi. L’intervento – valore complessivo di circa 1,1 milione di euro, finanziato con risorse Anas e affidato mediante accordo quadro – consiste in una rete di micropali, sormontata da un muro fondante, con un sistema di tiranti. «In questa vicenda – sostiene De Luca – abbiamo registrato un doppio miracolo: il primo è che non abbiamo registrato vittime, poteva essere un’ecatombe; il secondo è la prova di efficienza e la rapidità di intervento che ci ha consentito di non bloccare le attività estive del comparto turistico-alberghiero di tutta la Costiera amalfitana». Al netto del coprifuoco.
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