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Sequestrate quote societarie e rapporti bancari per un ammontare complessivo di 3 milioni e mezzo di euro a un noto imprenditore dell’Agro nocerino sarnese che opera nel settore della distribuzione di generi alimentari e prodotti per la casa. L’accusa per l’uomo è di occultamento di documenti contabili e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte con danno patrimoniale di rilevante gravità. 

A seguito di attività di indagine condotte dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Nocera Inferiore, coordinate dal sostituto procuratore Angelo Rubano, è stata accertata la commissione di reati tributari da parte del noto imprenditore, il quale si avvaleva dell’apporto di un prestanome per l’illecita attività. 

Le indagini sono partite dal dissesto e dalla dichiarazione di fallimento della società coinvolta – poi revocato dalla Corte di Appello di Salerno dopo impugnazione. Nell’ambito della procedura di fallimento, si era registrato un fittizio trasferimento di disponibilità all’estero, con cessione delle quote societarie a un soggetto di nazionalità ucraina. Il trasferimento fittizio non era stato adeguatamente dimostrata secondo la Corte di Appello che aveva revocato il fallimento dichiarato dal Tribunale di Nocera Inferiore. 

La vicenda aveva fatto comunque emergere altri reati di natura fiscale. 

Nel corso delle indagini è stato possibile riscontrare che i due soggetti –  C.G. e D.F.A le loro iniziali – in qualità di socio unico e amministratore di fatto e n qualità di amministratore di diritto della società in esame, al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte, effettuavano, tramite società indirettamente e direttamente riconducibili a C.G., uno svuotamento della consistenza patrimoniale dell’impresa nel frattempo dichiarata fallita, attraverso il trasferimento di beni aziendali riferiti ai molteplici supermercati. 

Gli elementi raccolti nel corso delle indagini hanno comprovato la mancata esibizione delle scritture fiscali della società, facendo perfezionare, oltre alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, il reato di occultamento/distruzione di documenti contabili. Si è inoltre accertato che C.G. è attualmente amministratore di un’altra società – già titolare di una ingente esposizione nei confronti dell’Erario – il cui punto vendita è gestito da un soggetto pluripregiudicato per associazione di stampo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. 

Sulla base delle risultanze investigative, la Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto l’emissione dell’ordinanza cautelare eseguita, con la quale sono state applicate nei confronti degli indagati misure coercitive (obbligo di dimora nel comune di residenza) e interdittive (divieto di esercitare imprese commerciali e di ricoprire cariche sociali per 8 mesi) ed è stato disposto il sequestro, sia in forma diretta che per equivalente della somma complessiva di 3.452.103,25 euro.

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