Carabinieri
2 minuti per la letturaUna donna di Rizziconi è stata vittima di una truffa da parte del finto carabiniere e avvocato. Le indagini hanno portato a una donna residente in Campania.
RIZZICONI (REGGIO CALABRIA)-. Una donna di Rizziconi è stata vittima di una truffa da parte di un sedicente Carabiniere e di un complice che si è finto avvocato. I due malviventi sono riusciti a convincere la donna che la figlia era rimasta coinvolta in un grave incidente stradale e che per risolvere la situazione era necessario pagare una multa di 3.380 euro. I carabinieri hanno deferito una donna residente in Campania.
LA TRUFFA DEL FINTO CARABINIERE
La truffa è avvenuta a gennaio 2024. I Carabinieri di Rizziconi intervenivano a seguito di una telefonata che segnalava una truffa consumata ai danni di una signora di oltre settanta anni. A chiamare era la figlia della vittima.
Giunti in casa della donna, la vicenda che si rappresentava davanti agli occhi degli operatori era chiara. La donna aveva subito una truffa a seguito di una chiamata da parte di un sedicente Carabiniere e di altrettanto sedicente Avvocato. Il truffatore dall’altra parte della cornetta, infatti, avrebbe raccontato alla vittima che la propria figlia, a seguito di un grave incidente stradale da lei causato, aveva cagionato gravi lesioni nei confronti di una donna che ora versava in gravissime condizioni sanitarie.
L’ “avvocato”, suggeriva alla donna di rimediare all’accaduto. E, per non ricadere in ripercussioni legali, di pagare una multa di 3380 euro. Alla donna veniva spiegato che il versamento sarebbe potuto avvenire in contanti o anche tramite la consegna di monili d’oro. La donna ne riceveva una seconda da parte di un uomo che si qualificava come “il maresciallo di Gioia Tauro”. Il sedicente Carabiniere rassicurava la signora, tranquillizzandola che la figlia stesse bene, e confermava all’anziana la necessità di consegnare la somma di denaro. Convintasi dopo la chiamata del “Maresciallo”, la vittima decideva dunque di consegnare diversi monili preziosi.
Mantenuta in collegamento tramite telefono, la signora è raggiunta davanti la propria abitazione da una donna. Questa spacciatasi come “addetta al recupero del debito”, e consegnava i suoi beni per un totale di oltre mezzo chilo di oro. Dopo aver messo mano alla refurtiva, la sedicente dottoressa si allontanava in macchina. Solo dopo aver chiamato la propria figlia, l’anziana signora è resa conto della truffa subita. Successivamente, dopo una certosina attività d’indagine, i Carabinieri della Stazione di Rizziconi sono riusciti a districare la complessa sequenza di eventi, e hanno deferito una donna campana riconosciuta come autrice materiale del reato.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità dell’indagata sarà vagliata nel corso del successivo processo.
Questi tipi di reati, facendo leva sul senso di fiducia che l’Arma dei Carabinieri promana alla popolazione. Un modus operandi già noto alle forze di polizia che, per anticipare il fenomeno, organizza frequentemente incontri per sensibilizzare sul tema.
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