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Luciano Spalletti

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Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti torna sul suo possibile rinnovo del contratto e chiarisce: «Ne parlerà il presidente De Laurentiis»

NAPOLI – “Tarpare le ali non so cosa vuol dire, dovete chiederlo al presidente. Non è inerente a quello che ci siamo detti quella sera a cena. Per quel che riguarda quello che avrò da fare io, non ci vogliono un paio di ali ma un paio di stivali. Non devo volare da nessuna parte”.

Luciano Spalletti, alla vigilia di Napoli-Inter, torna così sulle dichiarazioni rilasciate da De Laurentiis sul futuro e quindi sul contratto dello stesso tecnico dopo la cena della scorsa settimana. “Se onorerò il contratto è una cosa che dirà il presidente – ha aggiunto -. Io ho chiarito tutto in quella cena che abbiamo fatto. Se è più facile vincere o ripetersi? È difficile partire essendo indicati da tutti come una squadra che deve arrivare ottava e vincere. Il Napoli avrà un futuro importante perché sono stati fatti dei passi corretti”.

Il tricolore conquistato, naturalmente, adesso fa sì che il club voglia alzare ulteriormente l’asticella: “Se questo gruppo ha espresso il massimo del suo potenziale? E’ sempre difficile dirlo, sono tutti giovani ed è leggibile dove migliorare qualcosa. Pure il presidente ha parlato di grande futuro, mi pare abbia detto che ha ambizioni Champions”.

Spalletti ha anche mandato un messaggio ai tifosi: “Ho dedicato tutto il tempo che avevo, tutte le mie possibilità. Ho ricevuto molto di più di quanto ho dato, vedere la festa del Maradona resterà indelebile”. La sfida con i nerazzurri ai fini del campionato è ininfluente, ma gli azzurri non hanno intenzione di regalar nulla. “Stimoli ce ne abbiamo molti. Loro sono finalisti di Champions, meritatamente, abbiamo battuto tutti finora tranne l’Inter, ci mancano solo loro e quindi sicuramente ci sono gli stimoli. Complimenti anche alla Roma ed alla Fiorentina, sono risultati importanti di cui tutti possiamo trarre benefici e li ringraziamo”.

Spalletti ha anche risposto a chi gli ha chiesto se è possibile scartare l’ipotesi Juventus da qui a 3 anni: “Io sono stato già ripagato, sono a posto, ogni anno alla mia età devo rifare l’inventario di quello che mi gira per il cervello. Posso parlare solo di quest’anno dopo che l’avrà fatto il presidente”.

Infine, l’allenatore dei campani ha concluso: “Sto benissimo, io penso 24 ore al giorno al calcio e al lavoro. In fondo un po’ di fatica l’abbiamo fatta e a quel punto bisogna interrogarsi su come ripartire, la cosa più scorretta sarebbe non avere tutte le caratteristiche e quei pensieri che un ambiente bello come Napoli merita. È fondamentale. Poi ci pensa il presidente a tenere tutti sulla corda, lui è bravo a tenere la corda tirata ad ogni situazione, ma è quello che devono fare tutti e se decidessi di ripartire lo farei a mille all’ora. Sono disposto ad andare contro tutto e tutti come ho fatto alcune volte».

In collaborazione con Italpress

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