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Luciano Spalletti

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In vista della sfida di Serie A contro il Milan, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti carica i suoi e ribadisce l’importanza del match

NAPOLI – «L’assenza di Osimhen pesa, inutile girarci intorno. Però, poi, c’è anche quello che ha detto Pioli, perché quando è mancato questa squadra ha saputo sopperire e con tutti i componenti la squadra ha dato qualcosa in più, permettendoci di fare lo stesso gioco di sempre. La differenza l’hanno fatta giocatori come Simeone, che sa che mestiere fa. Sa che a calcio non si gioca solo con i piedi ma anche con la testa. È entrato fin da subito nel ruolo che doveva avere. Quando una persona è intelligente riesce a ottenere grandi risultati sfruttando tutte le possibilità».

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, in vista della sfida col Milan, è consapevole che il forfait di Osimhen riduce, sulla carta, l’indice di pericolosità degli azzurri, ma sa anche che può fare completo affidamento su Simeone.

«Come modo di giocare cambia poco – ha sottolineato Spalletti -. Il Cholito è meno veloce di Osimhen ma è bravissimo nel gioco aereo, giocando sia spalle alla porta che venendo in contro cercando il dialogo. Va bene così». Contro i rossoneri è una gara che può segnare una stagione, vale per il campionato senza dimenticare che poi ci sarò la doppia sfida di Champions.

«Siamo fiduciosi. È una partita da tripla che vale il doppio, come tutte le partite che ci restano – ha spiegato il tecnico azzurro -. Il Milan è una squadra fortissima, l’anno scorso ha vinto lo scudetto e ha eliminato il Tottenham dalla Champions. Ha perso Kessie ma ha preso 5-6 giocatori per rinforzare una rosa che era campione d’Italia».

«Nelle partite di coppa si annulla tutto quello che è accaduto precedentemente. I fari della Champions sono diversi, ritrovano tutti la migliore forza. Ovviamente chi ha fatto bene nella gara precedente arriva un po’ meglio, rispetto all’altro che può essere intimorito. Mi aspetto che i giocatori abbiamo quel carattere forte che possa sopperire a qualsiasi stato d’animo».

Infine, sulla città vestita già a festa: «Vedere bandiere che sventolano ci riempie di orgoglio e gioia, ma è qualcosa di illusorio. Stiamo raccontando una storia che non è scritta e finché non lo sarà bisognerà lavorare in maniera serie e corretta. Questi sventolamenti possono farti perdere di vista la fatica che ancora bisogna fare. Noi non crediamo di aver già vinto, non pensiamo alla prossima stagione e alle prossime partite perché si rischia di far confusione – ha concluso Spalletti -. Questo atteggiamento se lo possono permettere solo i superficiali e noi non lo siamo».

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