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NAPOLI. Che il girone fosse impegnativo, difficoltoso, irto di insidie, era noto ai tempi del sorteggio, ma che incappassero, gli azzurri in due sconfitte contro i non trascendentali moscoviti dello Spartak, era inimmaginabile, soprattutto dopo l’esaltante rimonta dallo 0-2 fino sl pari, in Inghilterra, nel primo turno. Che poi, ci si dovesse ridurre all’ultimo match, di nuovo contro gli inglesi, per sapere a quale delle tre soluzioni agganciarsi ( vittoria del girone, che eliminerebbe gli spareggi, a questo ultimi oppure all’esclusione anche dalla Conferenze League, come terza classificata ndr) non ci pensava anche il più pessimista tra i gufi che hanno come obiettivo le disgrazie del Napoli. Ci si affida alla saggezza, alla serenità, alla psicologia infusa dal tecnico, per scongiurare i più tetri destini degli azzurri. 

Il Napoli è in piena emergenza. Mister Spalletti allora è costretto ad indossare i panni dello stratega nella speranza di riuscire ad abbattere la resistenza delle “volpi” di Brendan Rodgers, veloci, agili e dalle buone trame di gioco. Per farlo si affida ad un 3-4-2-1: tra i pali fiducia a Meret, centrali Di LorenzoRrahmani e Juan Jesus, per confermare lo schieramento a tre, e operando con Malcuit edElmas sugli esterni di centrocampo, nel mezzo del quale si faranno valere, lo si spera, Demme e Mario Rui, costretto a svolgere l’inedito, per lui, ruolo di centrocampista centrale; in avanti i “piccoli” Politano e Lozano alle spalle di Petagna. Panchina iniziale dunque per Mertens, da utilizzate in corso di gara, se necessario, al fine di tutelarne l’efficienza in vista degli impegni di campionato, che rispondono ai nomi di Empoli e Milan.

E le contromisure del Leicester? Rodgers si affida al 4-4-1-1, con l’obiettivo, non celato, di impostare una gara di attesa per poi sfruttare la velocità in ripartenza dei propri interpreti. Portiere l’insostituibile Kasper Schmeichel: a completare lo schieramento della retroguardia, da destra verso sinistra, l’ex atalantino Castagne,  Vestergaard, Soyuncu e Luke Thomas, in mezzo, a fare da scudo alla difesa, la coppia composta da Ndidi e Soumare, mentre Maddison e Barnes agiranno sulle fasce, con Lookman sotto punta alle spalle dell’uomo simbolo Jamie Vardy. Da sottolineare che, in conferenza stampa, il tecnico ha esordito lasciando inebetiti i cronisti inglesi, parlando di vendette atleti non presenti nel gruppo, causa Covid, ma omettendone i nominativi: pretattica? Molti hanno inteso queste dichiarazioni come voler rappresentare una situazione di difficoltà, pari a quella del Napoli che lamenta assenze degli atleti dall’elevato tasso tecnico, come i tre “colotred”, spina dorsale del team partenopeo. L’elenco degli assenti è infatti impietoso: da Koulibaly ad Osimhen, da Anguissa ad Insigne, fino a Lobotka e Manolas.

Basta una rapida lettura dei presenti in infermeria per capire la difficoltà incontrata in questa fase dal tecnico partenopeo. La partita di oggi non si può sbagliare, e se è vero che molti tifosi campani firmerebbero per uscire dalla fase a gironi e concentrarsi unicamente sul campionato, dimostrabile con l’indifferenza dei supporters data la scarsissima affluenza al Maradona, la classifica cortissima del Gruppo C impone di non fare ragionamenti di questo tipo. Oltre alle parole di Rodgers, che, se vere, potrebbero essere un buon motivo per essere positivi nel pronostico, è altrettanto un dato certo l’avere nelle gambe novanta minuti contro l’Aston Villa nell’ultima di Premier league, coincisa con una sconfitta. Sulla sponda azzurra, resta un’unica perplessità: possibile che Zielinski, uno dei migliori insieme a Mertens, sabato sera contro l’Atalanta, dovrà fare compagnia al belga, in panchina? Mossa da volpone di Spalletti, che li butterà nella mischia, insieme ad Ounas, per “spaccare”la partita: avrà indovinato le mosse giuste? A tempo debito emetterà la sentenza il campo, come sempre!

IL TABELLINO

Napoli (3-4-2-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus; Malcuit, Demme, Mario Rui, Elmas; Politano, Lozano; Petagna.

Leicester (4-3-2-1): Schmeichel; Castagne, Vestergaard, Soyuncu, Thomas; Ndidi, Soumare; Maddison, Barnes, Lookman; Vardy.La formazione arbitrale designata è la seguente: lo spagnolo Mateu Lahoz sarà coadiuvato da Pau Cebrián Devis e Roberto del Palomar, mentre Luis Munuera sarà il quarto ufficiale di gara. In sala Var Juan Martinez Munuera e il francese Delajod Willy.

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