3 minuti per la lettura
NAPOLI. Qualche squarcio di cielo azzurro si intravede nel periodo non proprio brillante dei partenopei, ed a dare questi impulsi positivi sono le notizie che arrivano dalla gestione del parco giocatori, che si vede, qualcuno sussurrerà “finalmente”, privato del calciatore che, ha più di tutto e tutti, assillato, soprattutto la dirigenza, e per essa, più De Laurentiis che Giuntoli, ed anche Gattuso che vedeva rinfacciarsi l’assenza di una valida pedina per sostituire Mertens, che non fosse Llorente: Milik ha trovato l’accordo con l’Olimpique Marsiglia, ed è stato accontentato anche sugli emolumenti, quindi due piccioni con una fava, in quanto si assicurerebbe anche la partecipazione agli europei con la Polonia, come richiesto sia dall’allenatore Brzęczek che da Boniek, presidente della Federazione.
A livello contrattuale, l’ex (ormai lo è come atleta non come proprietà) firmerà con il Napoli per poi passare sotto la forma di prestito, con obbligo di riscatto al termine del campionato francese, per la cifra di sette milioni, mentre al calciatore andranno circa quattro milioni per l’ingaggio che durerà l’arco delle partite relative al girone di ritorno, visto che in questo fine settimana si è avviato il giro di boa della Ligue 1.
Nell’ambito della squadra, da segnalare la ricomposizione dell’armonia, turbata da molte critiche per lo schieramento sul quale Gattuso si è intestardito, grazie ad una esplicita richiesta del tecnico di ritrovarsi accanto, seduti ad una tavola imbandita secondo i gusti della tradizione napoletana (chi vi rinuncerebbe…?), per dimostrare che il suo vocione, i suoi richiami, le urla che fanno tremare i muri dello spogliatoio, alcune volte nell’intervallo, ultimamente nei dopo partita, non fanno a pugni con il rapporto cordiale e sincero che ha voluto instaurare con i ragazzi, che, a dire il vero, stanno fornendo tutto quanto è nelle loro possibilità.
Assente giustificato Osimhen, ancora leggermente positivo alla lettura del tampone che, molto probabilmente, risulterà negativo nell’immediata vigilia del match di domenica contro la Fiorentina: nel mentre voci rassicuranti giungono dalla preparazione che, autonomamente, il nigeriano sta portando avanti nella residenza partenopea, invitante in quanto si affaccia sul golfo, e dall’assenza totale di dolori al braccio, infortunatosi nell’ultima gara disputata con la nazionale del suo paese, si rincorrono ipotesi positive sul suo rientro, probabilmente nella prima partita del girone di ritorno, contro il parma, squadra affrontata e ben superata proprio dopo il suo primo impatto con il campionato italiano, ed il suo innesto in squadra ad inizio ripresa coincise con la prima vittoria del torneo, confortando allenatore, Presidente e tifosi sull’acquisto più oneroso della gestione De Laurentiis: poi le debolezze, caratteristiche di un giovane della sua età, hanno contribuito ad esprimere giudizi pesanti sul suo operato lontano dal manto erboso, costringendolo a disertare partite di importanza vitale, per aver festeggiato in maniera inadeguata il suo compleanno, a fine anno.
Le buone nuove arrivano da chi, invece, ha voglia di tornare ad indossare la maglia di titolare, il Mertens, ormai soprannominato Ciro, assente dalla partita del Meazza, quando lasciò il campo dopo appena un quarto d’ora per un movimento scomposto della caviglia, in un disperato recupero del pallone nei pressi della linea di fondo: rimasto in panchina nel match di Coppa Italia , dovrebbe occupare la posizione centrale nel trio degli uomini alle spalle di Petagna, confermato ultimo uomo nello schieramento del Napoli, e, forse, potrebbe dare quell’accelerata di cui necessita l’attacco, e, nello stesso tempo, dare un ulteriore aiuto ai due di centrocampo, che dovrebbero essere confermati, Bakayoko e Demme. Rimarrebbe fuori Zielinski? Cosa difficile, ed allora diventerebbe, il belga, l’eventuale sostituto del centravanti, nel momento in cui non si riuscisse a sbloccare il risultato. Soluzioni per Gattuso, tante, possibilità di modificare lo schema di gioco, difficile, ed intanto i viola si presentano al “Maradona” con l’organico al completo, quindi anche con Ribery, che risulta essere sempre l’asso nella manica per Prandelli. E i risultati delle altre potrebbero, almeno questo, incoraggiare gli azzurri, a partire dalla sconfitta della Roma nel derby capitolino, ma è quanto mai indispensabile ricercare una striscia positiva di successi, non tralasciando di pensare anche alla finale di Super Coppa, di mercoledì prossimo.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA