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NAPOLI. Ultimo allenamento, volti sereni sui quali traspare concentrazione, desiderio di abbandonare la statistica che li vede perdenti contro le compagini che la precedono, l’appaiono e la seguono in classifica. Le considerazioni sullo stato di forma dei due team non possono prescindere dalle ultime partite di campionato e in Europa, con i nerazzurri che mischiano delusione, per l’uscita dalle competizioni continentali, e speranze, dopo il ribaltamento del risultato a Cagliari, nell’ultimo quarto d’ora con la situazione tattica stravolta, mentre i partenopei, hanno regalato la prima frazione di gioco, per poi rivitalizzarsi con i subentri di Lozano e Petagna, nel match contro i blucerchiati genovesi, e guadagnando la qualificazione in Europa League subendo nel secondo tempo le sfuriate degli spagnoli della Real Sociedad.

La tradizione rema a favore di vento per i meneghini, con gli ultimi nove anni a registrare sempre vittorie, fatta eccezione per il successo azzurro, nel match di andata della coppa Italia, poi assegnata al Napoli, e, altro negativo, con Insigne che ha realizzato un solo gol contro l’Inter, per cui i segnali negativi sono da sfatare, mentre sull’altra sponda è Lautaro, a ben sperare, avendo realizzato nelle ultime due gare disputate contro gli uomini di Gattuso. E gli allenatori si nascondono quando si parla di tricolore: ” Dobbiamo essere protagonisti – afferma Conte – Non abbiamo altra scelta che vincere, anche se l’obbligo di cui si parla essendo fuori dalle Coppe, mi fa sorridere; non comprendo le critiche di prima e di ora, ero sereno e venivo accusato di non essere più io, tempo addietro, di aver mollato, oggi, invece, leggo dell’opposto, per cui occorre una via di mezzo.

La concentrazione dei ragazzi la riscontro, è l’arma in più che ci consentirà di avere la meglio.” Gattuso, dal suo canto, riparte da alcune certezze: Lozano che si trova a suo agio nel modulo adottato, a centrocampo, pur non offrendo il meglio di sé nello schieramento a tre,  ( per lui il confronto avrà il sapore del derby, avendo militato nelle fila del Milan…)rappresenta il valore aggiunto, non tralasciando l’obbligatorietà di inserire Zielinski, e lasciando al dubbio la scelta tra Ruiz e Demme, con la preferenza per il secondo. Poche parole durante la vigilia, sottolineando la difficoltà della gara e la speranza di ben figurare, rendendosi conto che ha la necessità di sfatare la mancanza di carattere nelle partite di cartello. Test scudetto è stato chiesto ai due trainer: la risposta non si è fatta attendere ed all’unisono entrambi hanno dichiarato: ” solo la vittoria, a chiunque arrida potrà segnare il viatico per  l’obiettivo primario, non perdere contatto dal Milan…..”

INTER (3-5-2): Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Darmian, Barella, Brozovic, Gagliardini, Young, Lukaku, Lautaro.

NAPOLI (4-2-3-1): Ospina, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui, Fabian Ruiz, Bakayoko, Lozano, Zielinski, Insigne, Mertens.

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